Un’indagine fiscale su una giovane e nota influencer ternana, molto attiva sui social e seguita da circa un milione di followers. È stata condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Terni, coordinato dal maggiore Gabriele Gallozzi, nell’ambito dei controlli sulle nuove professioni ‘digital marketing’. A seguito dell’accertamento, i militari delle Fiamme Gialle – riporta una nota del comando provinciale di Terni – hanno scoperto ricavi nascosti per oltre 300 mila euro.
«La professionista, conosciuta a livello nazionale, collabora con importanti brand anche internazionali – spiega la Guardia di finanza di Terni in una nota -. Dall’analisi preliminare, gli ispettori hanno riscontrato discrepanze significative tra i ricavi dichiarati e il volume delle sponsorizzazioni realizzate». Le Fiamme Gialle ternane hanno «setacciato i reel pubblicati dalla influencer, risalendo a contratti con primari marchi nei settori dell’abbigliamento, tecnologia e bellezza. Questo approfondito esame ha permesso di ricostruire la base imponibile reale da sottoporre a tassazione».
«La verifica – prosegue la Guardia di finanza di Terni – ha svelato un ingegnoso sistema adottato dall’influencer, che aveva utilizzato una società interposta per gestire i ricavi derivanti dalle sponsorizzazioni, eludendo in tal modo il sistema fiscale e riducendo l’imposta dovuta, inclusa l’Iva. Secondo la legislazione tributaria – chiariscono le Fiamme Gialle – i redditi attribuiti a soggetti interposti devono essere imputati all’effettivo agente. Grazie a questo principio, l’attività di verifica ha rivelato che l’influencer aveva occultato ricavi per oltre 300 mila euro, dichiarando all’Erario meno di un decimo degli incassi reali, beneficiando quindi di un considerevole risparmio fiscale».
Da quanto appreso, quella posta in essere dalla Guardia di finanza di Terni, nel caso di specie, è un’attività puramente amministrativa, esito di un accertamento fiscale. Non risultano elementi di natura penale – come sequestri o misure analoghe – né segnalazioni all’autorità giudiziaria. Sarà facolta del soggetto – con domicilio fiscale a Terni, nel caso di specie – sanare la propria posizione o, ad esempio, proporre una transazione all’Agenzia delle Entrate o ricorrere verso le conclusioni dell’autorità ispettiva.