Terni, l’Ater prova a far cassa con ‘pezzi’ dell’ex convento di San Pietro

Avviso pubblico per l’alienazione di alcune parti dell’edificio: si parla di 326 mq lordi per un totale di 220 mila euro

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di S.F.

Una superficie lorda complessiva da 326 metri quadrati per un prezzo base di cessione da 220 mila euro. Non spiccioli. Ater Umbria ci prova: l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale ha avviato una curiosa procedura per tentare di alienare alcune porzioni dell’ex convento di San Pietro, in pieno centro, lungo via Barnaba Manassei. L’avviso pubblico arriva in seguito alla deliberazione del Cda dello scorso 12 ottobre.

IL ‘RESTYLING’ ATER PER L’EX CONVENTO DI SAN PIETRO: PROROGA IN VISTA
QUALI SONO LE PORZIONI IMMOBILIARI COINVOLTE

Il tentativo

I piani coinvolti sono tutti: in ballo ci sono sei porzioni da un minimo di 20,34 mq ad un massimo di 95,25. In due casi si tratta di terrazzi: «Al piano terra è presente il complesso scolastico – ricorda Ater nell’avviso – ‘Mazzini’ e alcuni locali di proprietà del Comune di Terni, quest’ultimi attualmente in disuso.  Nella restante parte del primo e secondo piano Ater Umbria sta attuando un intervento di recupero per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Allo stato attuale le parti oggetto di cessione, si presentano al grezzo, prive di finiture interne (tramezzi, intonaci, massetti, pavimenti, impianti ed infissi) e con opere di adeguamento strutturale in parte da eseguire». Di mezzo c’è anche il vincolo culturale cui è sottoposto l’ex convento. «Le porzioni immobiliari oggetto di cessione sono altresì gravate del vincolo di destinazione ad edilizia residenziale pubblica». Le offerte potranno essere solo in aumento con scadenza fissata al 27 dicembre. Il responsabile del procedimento è l’architetto Marco Larini.

L’interrogazione

Nel pomeriggio arriva l’interrogazione a firma del consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi: «Da quanto si apprende dalla stampa locale l’Ater avrebbe messo in vendita con un avviso pubblico  circa 320 metri quadrati ad un prezzo base da 220 mila euro alcune porzioni dell’ex convento di sua proprietà non interessate dai lavori di restauro, ricordiamo la decisione di realizzarci appartamenti, intervento che in questi giorni si sta completando. Essendo l’immobile di indubbio valore storico e culturale nell’ interrogazione chiedo nello specifico di conoscere di che porzioni di tratta e se la cessione al privato possa mettere in discussione l’integrità del bene che risulta integralmente vincolato per il suo valore storico. Inoltre se tale scelta potrebbe – chiude – essere in contrasto con la destinazione d’uso dell’intero immobile e che interessa dunque anche queste porzioni che ad oggi mantengono quella di residenziale pubblico».

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