di S.F.
Giorni ‘caldi’ in casa Ternana tra l’evoluzione dell’iter per stadio-clinica e l’iscrizione al campionato di serie C 2025-2026. Del tema se ne è parlato giovedì mattina in Comune in occasione della III commissione: focus sulla manovra da poco più di 40 mila euro per l’installazione delle telecamere della videosorveglianza che, come noto, ha visto l’ente attivare il ‘potere sostitutivo’ nei confronti della società di via della Bardesca. Questione di ritardi e ordine pubblico.
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Protagonisti a palazzo Spada il vicesindaco Riccardo Corridore e il dirigente al governo del territorio – mai intervenuto in realtà nel corso del dibattito – Federico Nannurelli. Ci ha pensato il primo a dare deludicazioni su quanto accaduto: «Doveva installarle la Ternana ma ci sono stati ritardi ed è emersa la preoccupazione che le gare dei playoff potessero essere disputate a porte chiuse». Di mezzo anche gli input della questura. «Eravamo a 10 giorni dai playoff e c’era inerzia. Essendo noi l’ente proprietario, siamo intervenuti direttamente d’urgenza per l’installazione e l’adeguamento della sala operativa. In base alla convenzione le spese saranno addebitate alla Ternana. Purtroppo c’è stata inerzia, non entro nel merito», le parole dell’avvocato classe 1968.
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Ad accendere un po’ il confronto ci ha pensato Raffaello Federighi (AP): «Se il Comune non fosse intervenuto, ci sarebbero stati problemi con il comitato per la partecipazione del pubblico alle gare. Inerzia vagamente motivata dalla Ternana, speriamo non sia un campanello d’allarme. Io non sono tifoso, l’auspicio è che vada al meglio possibile. Ho qualche preoccupazione». Più tranquillo Leonardo Patalocco (PD): «La Ternana è stata regolarmente iscritta al campionato e non ci sono problemi di natura economica», il suo pensiero dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco Stefano Bandecchi e del presidente rossoverde Stefano D’Alessandro. «Come mai allora questi ritardi nei lavori? La società sembra economicamente solida».
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Elena Proietti Trotti (FDI) non è rimasta in silenzio: «Non possiamo fare i conti ad una società privata. Il vicesindaco ci ha assicurato che questa posizione verrà sanata. Ringrazio il Comune per essere intervenuto per consentire lo svolgimento dei playoff davanti ai tifosi». Il dibattito è andato avanti per circa trenta minuti e Corridore ha di nuovo preso la parola per aggiungere qualche dettaglio: «La Ternana sosteneva che l’impianto fosse perfettamente a norma secondo le prescrizioni di legge. Il questore ha avuto l’esigenza di modifica e si è provveduto. Al tavolo del comitato non c’era nessuno della Ternana, se non il viceresponsabile della sicurezza. Che, con un certo imbarazzo, ha riferito che c’erano problematiche di forniture ed installazione. E si ventilava la possibilità di giocare a porte chiuse. Noi – ha proseguito – abbiamo completato i lavori. Poi il direttore generale della Ternana ha ringraziato il Comune per essersi fatto parte attiva. L’iscrizione? Non credo dipenda dalla videosorveglianza, siamo convinti che non ci saranno problemi», ha chiuso Corridore.

Ottimismo anche da parte di Patalocco: «Convinto che la Ternana sia regolarmente iscritta e che la ragione di questo problema non poteva essere di natura economica. Si parla di 40 mila euro». Resta incerto invece Federighi: «La Ternana ha in corso la procedura di iscrizione e vedremo le valutazioni della Federazione. La società sta ricevendo notevoli aiuti da quel che leggo e ne sono lieto, spero possa avere i migliori successi». Riferimento alle parole di Bandecchi sui bonifici? In ogni caso c’è il via libera della III commissione con 6 favorevoli e 1 astenuto. Venerdì mattina altro round, questa volta dedicato a stadio-clinica per l’inserimento nel programma triennale dei lavori pubblici.