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Home » Terni: «Malati gravi lasciati in corridoio»

Terni: «Malati gravi lasciati in corridoio»

di Francesca Torricelli
3 Febbraio 2017
in Apertura 5, Attualità
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
Foto di archivio

Foto di archivio

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«Mio marito sta in corridoio insieme ad altri 3 pazienti, tra cui un giovane con un polmone collassato, un’anziana e un uomo ricoverato dopo un incidente. Una situazione limite, per rispetto del paziente, del lavoro degli infermieri e delle norme igieniche». Questa la segnalazione arrivata ad umbriaOn venerdì mattina riferita all’ospedale Santa Maria di Terni.

Una foto scattata dalla signora

Intervento in ospedale «Sono in ospedale a Terni dal 22 gennaio – racconta la donna -, perché mio marito ha fatto un intervento in chirurgia vascolare bypass aorto bis iliaco, proprio nel momento in cui il reparto di competenza si stava trasferendo per creare questi famosi posti letto – la signora forse fa riferimento all’aumento di 23 posti letto nell’area della degenza medica al quinto piano della struttura ospedaliera -. I pazienti di chirurgia cardiovascolare e vascolare, quindi pazienti che fanno degli interventi delicati e che hanno bisogno di infermieri specializzati, sono stati trasferiti nel reparto testa-collo. E’ stato il caos».

La segnalazione del paziente

In corridoio La donna spiega, inoltre, che al momento si trovano ancora in ospedale perché «c’è stata una complicazione dopo il rientro a casa e nonostante il nuovo intervento d’urgenza, l’ossigeno e i drenaggi, mio marito sta in corridoio, insieme ad altri 3 pazienti, tra cui un giovane con un polmone collassato, un’anziana e un uomo ricoverato dopo un incidente. Onestamente è una situazione limite, per rispetto del paziente, del lavoro degli infermieri e delle norme igieniche». Per fortuna, conclude la donna, «medici e infermieri molto bravi, ma questa grave situazione rende difficile il loro lavoro e lede la dignità dei pazienti».

L’azienda ospedaliera «La quantità e la qualità dell’assistenza, sia medica che infermieristica – rassicura la direzione aziendale dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni -, è la stessa indipendentemente da dove si trova il reparto di degenza. L’accorpamento delle unità operative comporta infatti anche l’integrazione delle equipe medico-infermieristiche, composte da personale qualificato e specializzato». Nel caso specifico, «il paziente è stato ricoverato in urgenza nel pomeriggio di giovedì 2 febbraio e tempestivamente sottoposto a intervento chirurgico. La concomitanza di più urgenze in carico alla stessa area di degenza ha determinato la temporanea sosta del paziente nel corridoio del reparto di competenza. Tale situazione, nel corso della mattinata di venerdì, è stata risolta, il paziente è in stanza nel reparto di competenza. Anche gli altri pazienti sono in procinto di lasciare il corridoio nel giro di poco tempo in base alla dimissione di altri pazienti».

L’impegno Di fronte ai disagi che sono stati espressi, la direzione aziendale inoltre aggiunge: «Stiamo continuando a lavorare con impegno, dando priorità al processo riorganizzativo già avviato, che ha già ridotto drasticamente il fenomeno dei letti nei corridoi e appoggiati in altri reparti, in particolare di area chirurgica, seppure non possa eliminarlo definitivamente e in un colpo solo, dipendendo non soltanto dalla programmazione dei singoli direttori di reparto, ma anche da situazioni contingenti in cui si verificano urgenze e afflussi di pazienti particolarmente elevati».

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