Terni, maxi restyling Politeama: via libera al piano attuativo

Tutto pronto per l’adozione della proposta: demolizioni interne, cortile interno e volumetria da 26.804 metri cubi. Vas regionale ancora in corso

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di S.F.

Il Politeama

Si farà mai un’operazione così complessa e dispendiosa per i tanti milioni di euro necessari? Difficile dirlo al momento. Tuttavia c’è una certezza: è in arrivo uno step di rilievo per il piano attuativo di iniziativa privata utile al recupero della struttura tra via Roma, via Tre Colonne e vicolo Politeama. Si tratta dell’adozione da parte della giunta Latini, dopodiché è prevista la chiusura della fase di consultazione preliminare della Valutazione ambientale strategica avviata lo scorso 22 marzo a Perugia. Protagonista è la Lucioli Fernando srl.

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Il piano di recupero e la nuova ‘copertura’

Lungo percorso

A questo step si arriva dopo anni. Non andando troppo dietro nel tempo, nell’aprile il 2019 il Comune inviò alla Regione la documentazione per la consueta verifica di assoggettabilità a Vas e l’esito fu positivo. D’altronde siamo in pieno centro cittadini e in una zona più che delicata per il contesto urbanistico/storico della città: il restyling urbanistico del multisala cinematografico prevede il mantenimento della facciata storica su largo Falchi, la realizzazione di una volumetria pari a 26.804 metri cubi (quella attuale è di quasi 29.000 mc), la realizzazione di un cortile interno circolare e la localizzazione di attività commerciali per 3.007 mq. In sostanza all’interno verrà in parte ‘svuotato’ per una successiva rivisitazione. Di mezzo c’è infatti la quasi totale demolizione, dalla quale sarà escluso il piano interrato di 2.347 metri quadrati utilizzato al momento per il Bingo. A livello progettuale se ne è occupato lo studio dell’architetto Piero Maroni, figlio di Franco: quest’ultimo in passato gestì le precedenti ristrutturazioni. È bene sottolineare che allo stato attuale non è prevista la chiusura del multisala.

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Un cittadino al Politeama

La motivazione

Il quadro – negli articoli linkati sopra c’è la ricostruzione completa della vicenda – è chiaro. Tra le motivazioni di questo passaggio c’entra anche la crescente crisi in ambito cinematrografico: «Le due multisala – si legge in un documento ufficiale a corredo del piano – presenti nella città di Terni, si sono trovate a contendersi pochi spettatori, e spesso è proprio Il Cityplex Lucioli ad uscirne più danneggiato, anche in conseguenza della posizione in cui si trova, quella del centro storico, per così dire ‘svantaggiata’ tra le due. Tutto ciò ha portato la committenza a prendere in considerazione un intervento di ristrutturazione edilizia pesante per il loro immobile; nel nostro caso, dato che il nuovo edificio deve prevedere l’adeguamento della sagoma della copertura (nei limiti concessi dalle norme del Prg e dal Piano del centro storico) alla diversa conformazione interna dell’edificio, condizionato dalla stessa normativa, vedi l’esigenza del cortile interno e delle sue dimensioni, si rende necessaria la presentazione del piano attuativo di iniziativa privata all’esame della direzione urbanistica». Il cortile previsto ha un diametro di sedici metri: «Sotto il profilo costruttivo ed architettonico, l’edificio storico, sostanza del piano attuativo, che con esso si identifica, è stato progettato con il massimo rispetto storico e architettonico dell’esistente». Il responsabile unico del procedimento è l’architetto Antonino Cuzzucoli.

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