di Enrico Melasecche
Consigliere comunale di Terni (I Love Terni)
Non ci meravigliamo più di nulla nonostante le prodezze delle amministrazioni cittadine sottopongano la nostra fiducia a prove di resistenza non comuni. La vicenda trae origine da un atto di indirizzo presentato da consiglieri del Pd (anche loro ogni tanto si accorgono che le cose non vanno) il quale, partendo da quanto noi denunciato a più riprese da anni sul degrado di piazza del Mercato, sollecitano però la giunta a fare in modo che quanto previsto nella gara per l’assegnazione della struttura, avvenuta su progetto di abbattimento e ricostruzione di quell’immobile, non abbia più luogo in quei termini, nonostante che il Tar dell’Umbria abbia rigettato il ricorso di Superconti obbligando il gruppo ad eseguire quanto dovuto.
Pende un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato oltre a quello dei commercianti defenestrati. Nel frattempo però il Comune apre una trattativa che favorisce l’acquirente, cui subentra oggi la Coop, consentendo, senza neanche una informativa ed un passaggio in consiglio, di non realizzare più il progetto approvato a suo tempo dal consiglio comunale, con tutte le relative varianti urbanistiche, magnificato dal libro dei sogni di Raffaelli del 2009 (ripreso in foto) come se fosse cosa fatta.
Si da il caso che tale progetto posto a base di gara dal Comune, prevedesse due piani interrati di parcheggi, oggi merce rarissima in quel contesto, dove non si trova un solo posto auto a pagarlo a peso d’oro ed un’area superiore a verde, il roof garden che andavamo proponendo qualche anno fa.
L’assessore Andreani risponde lunedì scorso al sottoscritto che il progetto dello Studio Baldi e Margheriti non è tecnicamente realizzabile, forse per le palificazioni necessarie a realizzare due piani interrati di parcheggio, altri sostengono per i volumi ulteriori che prevedeva.
Delle due, o il Comune ha fin qui raccontato fandonie, a cominciare dai dirigenti (transeat l’assessore precedente
che fa un altro mestiere) con lo studio esterno che avrebbe progettato l’improgettabile (non possiamo crederlo), con la giunta che ha votato la delibera ed il consiglio comunale portato a votare un progetto assurdo, oppure c’è dell’altro che vorremmo capire perché tale dietro front presenta problemi di legalità, di correttezza, di funzionalità, di traffico, oltre che un regalo di molti milioni all’acquirente Coop che acquisisce con questa struttura il monopolio del commercio in centro, risparmiando una somma rilevante rispetto a quanto previsto dal bando pubblico approvato
dal consiglio.
Vogliamo vederci chiaro per cui rivolgiamo all’assessore alcune semplici domande:
1) Come è possibile che il progetto che prevedeva la demolizione dell’attuale struttura, la realizzazione di due piani interrati di parcheggio, con un nuovo edificio modernissimo, con un giardino pensile all’ultimo piano con costi rilevanti, progetto posto a gara europea dal Comune possa essere oggi improvvisamente definito irrealizzabile? Chi ha fin qui scherzato?
2) Chi ha gestito l’intera procedura con responsabilità gravi, innanzitutto di tipo professionale ed amministrativo, chi ha validato progetti, delibere, che hanno ingannato il consiglio comunale che votò ignaro un provvedimento, magnificato in varie campagne elettorali e riportato con commenti trionfalistici nel noto libro dei sogni di Raffaelli del 2009, come se fosse cosa già fatta mentre a distanza di sei anni si capovolge tutto?
3) La giunta intende riportare in consiglio il nuovo progetto di solo restyling (senza parcheggi) con le varianti urbanistiche che differiscono dalle precedenti?
4) Quali provvedimenti intende prendere la giunta rispetto a responsabilitá evidenti per una figura barbina, l’ennesima, che si fa fare al Comune?
5) Quanto sono fin qui costate alla nostra collettività procedure di anni e la definizione di un progetto che improvvisamente si sconfessa in quanto sbagliato?