Terni, Foro Boario: «Dare risposte»

Il centro ‘Malfatti’ torna sulla questione degli operatori del mercato e del bando per la delocalizzazione

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Ultimo giorno del 2019 e c’è chi ancora ha tanti dubbi in testa per l’immediato futuro. Il 2020 – sempre che tutto vada liscio – sarà l’anno dell’avvio del cantiere per la realizzazione del palazzetto dello sport al Foro Boario, quantomeno nelle intenzioni del Comune e della PalaTerni srl: in attesa che termini l’iter per le varie progettazioni, i gestori del mercato ortofrutticolo sono alle prese con un contesto difficoltoso ed incerto. A ricordarlo è il centro studi politici sociali ‘Franco Maria Malfatti’.

PALASPORT, CI SONO ULTERIORI RILOCALIZZAZIONI

«Dove andranno?»

Nell’ultima settimana sul tavolo della giunta è arrivata la delibera legata al bando – cinque lotti, ad occuparsi della faccenda è l’assessore al bilancio Orlando Masselli e l’ufficio patrimonio di palazzo Spada, oltre al Rup Piero Giorgini – per la delocalizzazione degli operatori. «Ci chiediamo – il commento del Malfatti – se non fosse stato opportuno avviare il bando e relativa realizzazione prima di dare lo sfratto ai grossisti ortofrutticoli con data 31 dicembre 2019? Inoltre quanto tempo occorrerà per l ‘aggiudicazione e la realizzazione? Non crediamo meno di otto/nove mesi meteo permettendo. Sorge spontaneo chiedere all’amministrazione se fino alla consegna del nuovo mercato ortofrutticolo gli operatori possono temporaneamente restare nella attuale area oppure è stato previsto un luogo temporaneo per lo svolgimento delle suddette attività ( non crediamo in quanto lo svolgimento di tale commercio presuppone ampi spazi e celle frigorifere).

IL RUP GIORGINI SU GESTORI E FUTURO

Risposte. La situazione: oltre 2.000 metri quadrati

Un 2020 svolta per l’area del Foro Boario: «Opportuno che il sindaco e gli assessori preposti – conclude il Malfatti – diano risposte agli operatori e i cittadini tutti. Gli operatori assistiti da un legale – Umberto Segarelli, coadiuvato da Luisa Falcioni, ndr – daranno battaglie legali che possono portare rinvi nei lavori e spese legali. Pertanto sarebbe si deve fare chiarezza». Andando a controllare – è visibile da tutti, aggiornato l’ultima volta ad ottobre – l’elenco dei canoni di locazioni e affitti in essere, risultano cinque le autorizzazioni temporanee per l’utilizzo: si tratta di concessioni (tutte risalenti al luglio 2018) di aree in zona annonaria in attesa del completamento per l’iter del palazzetto. Tre sono relative ai gestori del mercato ortofrutticolo (Ctf snc, Sl frutta srl e Umbra srl, doppia in questo caso a causa del magazzino) e l’ultima al bar da 75 metri quadrati. In tutto si parla di 2.109 metri quadrati di attività. Ma c’è altro: ci sono indennità di occupazione per la Ipo srl (1.307 mq) e la Bbc fruit (1.105,2 mq). Canoni? Si va da un minimo di 1.835 l’anno a 5.413 euro. La problematica principale – a livello economico – restano le demolizioni, tema sul quale si è spesso dibattuto negli ultimi mesi.

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