«Oggi eravamo tanti, abbiamo operato su più di 10 chilometri». Il gruppo ‘Mi rifiuto’, sabato mattina ha portato il proprio contributo ai ragazzi della Valserra organizzati da Simone, per ripulire i borghi, da Giuncano a Rocca San Zenone, e la strada provinciale.
I rifiuti «Sono state passate al setaccio – raccontano i volontari – le vie di collegamento ad Appecano, Porzano, Poggio Lavarino, Polenaco e Acquapalombo. Qui in particolare abbiamo trovato di tutto, anche lungo le ripe che costeggiano la strada, dagli immancabili calcinacci ai televisori, senza dimenticare bottiglie in grande quantità e rifiuti domestici. Poi giù, alla Forcella, dove abbiamo trovato una vera e propria discarica, rifiuti di ogni tipo reti di materassi, pneumatici, ancora tanti televisori a tubo catodico disseminati qua e la per il bosco, mobili interi, spesso abbandonati in punti talmente impervi che non è stato possibile recuperarli tutti. E poi residui di ristrutturazioni edili e tante, purtroppo tante, siringhe usate».
Polizia e Asm I volontari sono stati assistiti dagli agenti della sezione territoriale di Borgo Bovio della polizia locale e da un operatore Asm. «Vista la grande mole di rifiuti da recuperare, il lavoro proseguirà e verrà completato dall’operatore anche la prossima settimana. A cura della polizia locale sono stati effettuati controlli in più punti e, anche questa volta, qualcuno pagherà per aver contribuito all’ennesimo scempio. Una ferita aperta ed ancora sanguinante in una vallata tra le più belle del nostro territorio vittima di veri e propri criminali che non si fanno scrupoli nel deturpare la natura che ci circonda».
L’inciviltà Il gruppo ‘ Mi rifiuto’ va avanti orgoglioso «di quanto è stato fatto, ma siamo anche un po’ avviliti nel constatare di quanti esseri umani abbiamo così poco rispetto per il pianeta, per l’ambiente ma soprattutto per loro stessi. Pensare di nascondere in questa valle rifiuti di ogni genere oltre a dimostrare folle ottusità è chiaro sintomo di non avere alcuna consapevolezza del male che facciamo innanzitutto a noi stessi. Prendiamo esempio dai ragazzi, tutti giovani e volenterosi, della Valserra perché abbiamo bisogno della partecipazione e del contributo di tutti per poter restituire alla natura ma anche alla nostra città una dimensione più vivibile. Cambiare si può, dipende da ognuno di noi».