di F.T.
«Ciao! Guarda che ti faccio vedere… Ti piace questo qua?». Lei non ha detto nulla, fino a quando, di fronte alle domande poste con delicatezza dalla madre qualche minuto dopo («Ma quel signore di prima che ti ha mostrato su quel cellulare?») non è scoppiata a piangere. Lì si è capito che era successo qualcosa di brutto e grave. E allora i genitori sono andati a fondo, scoprendo che quell’uomo aveva fatto vedere alla loro figlia – che al tempo, era il 2014, aveva 7 anni – la foto il proprio pene in erezione, sorretto dalla mano.
La foto Il fatto era accaduto all’interno di una videoteca di Terni, dove la madre e la piccola erano andate a scegliere un cartone animato da vedere insieme. Il tipo si era presentato insieme a un altro, offrendosi di prendere in braccio la bimba per aiutarla a rimettere al loro posto le custodie dei dvd. Poi, di fronte al rifiuto del genitore, l’uomo – approfittando del fatto che la madre era di spalle – aveva estratto il cellulare dalla tasca, mostrando alla bimba la foto ‘incriminata’.
Alla sbarra La storia, approfondita dai genitori con responsabilità e tatto, è poi finita all’attenzione della polizia di Stato e quindi della procura, tanto che il soggetto – un 36enne di Terni – è stato rinviato a giudizio dal gup Simona Tordelli, su richiesta del pm Raffaele Pesiri, con l’accusa di ‘corruzione di minorenne’ e ora rischia una pena da uno a cinque anni. L’udienza del procedimento, di fronte al giudice monocratico, è stata fissata per il prossimo 13 giugno. I familiari della piccola si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Laura Chiappelli del foro di Terni, mentre l’uomo è difeso dal collega Maurizio D’Ammando.