Torna il tradizionale calendario dell’associazione Mialt (Museo internazionale delle armi leggere di Terni), strumento culturale, storico e anche di sostegno ad un’idea progettuale – la creazione di un polo museale di primo livello associato alla storia e alle produzioni della Fabbrica d’Armi – che si spera possa vedere la luce in futuro.
A presentare l’edizione 2025 della pubblicazione – con amare riflessioni sul percorso di creazione del museo – è il cavaliere Pietro Nicoli, presidente dell’associazione Mialt: «Un altro anno è passato – scrive -, un altro calendario è stato realizzato ma, nostro malgrado, non è stato compiuto alcun passo in avanti verso l’auspicata realizzazione del museo. Eppure dall’amministrazione comunale erano pervenute comunicazioni che facevano ben sperare affinché tale progetto si realizzasse. A mancare però, nonostante le promesse, sono stati i fatti e gli interventi concreti».
«Nonostante la forte motivazione che mi ha sempre animato nel tentativo di realizzare l’opera – prosegue Nicoli -, non nascondo che, dopo decenni di attività svolta al servizio dell’associazione e dopo aver ricoperto, con entusiasmo, al suo interno cariche di nomina ed elettive, la stanchezza inizia a farsi sentire. Il prossimo anno, come previsto dallo statuto, scadrà il mio mandato di presidente e solo in quel periodo valuterò un’eventuale nuova candidatura. Di impulso escluderei di rinnovare l’impegno, ma il cuore mi dice di riflettere».

«La forza – spiega – viene dai cittadini ternani che mi fermano per strada e dagli appassionati che mi contattano attraverso il sito web, comunicando tutti univocamente piena solidarietà al progetto giacché convinti che la realizzazione del museo rappresenterebbe un punto di forza per il territorio, quale attrazione collocata sulla direttrice di un percorso turistico di grande interesse. Inoltre costituirebbe un luogo di studio, di ricerca e di valorizzazione di quell’ingegno e professionalità che hanno fatto grande la città di Terni. Mettendo da parte il malumore – conclude Pietr Nicoli -, voglio ancora sperare che il Comune di Terni riprenda il dialogo con il Mialt volto a gettare le basi per una ripresa dei lavori».