Terni, nidi e scuole infanzia: mirino sul concorso 2022 ed il personale

Interrogazione di PD e Innovare per Tern in merito agli istruttori educativi: pensionamenti in arrivo e difficoltà

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Il fabbisogno di personale istruttori educativi nei nidi e nelle scuole per l’infanzia comunali di Terni. C’è chiede delucidazioni a partire dal vecchio concorso del 2022 con la graduatoria ancora attiva.

Comune Terni, concorsi 2022: si ‘aprono’ le graduatorie

Il pregresso

A farsi avanti sono gli esponenti del PD e Innovare per Terni con un’interrogazione urgente: «Nel 2022 si è svolto il concorso per 5 istruttori educativi bandito dall’amministrazione comunale di Terni, a servizio dei nidi e delle scuole per l’infanzia comunali. Il primo piano del fabbisogno – specificano – approvato con delibere 35 e 114 del 2023 nella scorsa consiliatura prevedeva lo scorrimento della graduatoria a tempo indeterminato, al fine di dare copertura alle necessità di organico; da inizio consiliatura il piano del fabbisogno è stato modificato una prima volta con delibera 5 del giugno 2023, alla quale hanno fatto seguito ulteriori modifiche. Per il 2024 il piano del fabbisogno prevede in merito non assunzioni a tempo indeterminato, ma per due unità di personale flessibili part time per 9 mesi, oltre che supplenze insieme agli istruttori didattici per massimo 500 ore annuali, per l’anno 2023, 2024 e 2025». Si arriva al dunque.

La riflessione

Per Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti, Pierluigi Spinelli e Josè Kenny «occorre una riflessione sulla necessità di prevedere nuovamente lo scorrimento delle graduatorie a tempo indeterminato, non a condizioni flessibili, al fine di dare stabilità al personale e rinforzare concretamente la dotazione organica e dare migliore copertura didattica alla popolazione scolastica dei servizi educativi comunali. I servizi educativi del Comune vedono strutturalmente un impiego di risorse flessibili significativo, ben al di là delle normali esigenze di sostituzioni come suggerisce l’entità delle risorse impiegate in contratti flessibili (26000 euro per due part time e oltre 84000 euro per supplenze brevi) e la continuità educativa garantita dall’impiego di personale stabile è uno dei requisiti di qualità per i servizi educativi e scolastici. Il mancato uso di personale educativo stabile va quindi ad incidere sulla qualità dei servizi proposti».

I pensionamenti

«Nel 2024 sarebbero previsti tre pensionamenti – proseguono – che ad oggi non si prevede di reintegrare e la graduatoria in essere è di prossima scadenza e ad oggi, nonostante le necessità dell’ente, viene sottoutilizzata a fronte di un concorso organizzato dall’ente solo due anni fa. Questa giunta ha dichiarato più volte la sua intenzione di voler facilitare la conciliazione lavoro/famiglia e sostenere la genitorialità con servizi adeguati e professionali, andando anche a prolungare l’orario di apertura del Nido comunale Coccinella. Non capiamo come si conciliano questi intenti con un piano di assunzioni che non prevede nessuna stabilizzazione sui servizi educativi. Inoltre non comprendiamo quale coerenza c’è tra il piano delle assunzioni e il consolidamento e ampliamento dei servizi su cui si vuole puntare». Da qui la richiesta per il sindaco Stefano Bandecchi e l’esecutivo per sapere se «l’amministrazione intende prevedere nuovamente lo scorrimento delle graduatorie a tempo indeterminato per istruttori educativi, al fine di dare stabilità al personale e rinforzare concretamente la dotazione organica e dare migliore copertura didattica alla popolazione scolastica dei servizi educativi comunali e se è intenzione dell’amministrazione, solo in via residuale, dopo aver usato per sé le graduatorie in questione, cedere la parte residuale entro la scadenza». Vedremo l’esito.

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