Domenica mattina, nella basilica di San Valentino a Terni, è stata celebrata la festa delle nozze d’argento presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu e concelebrata dal parroco di San Valentino, padre Johnson Perumittath. Circa 20 coppie provenienti da Terni e dall’Umbria, da Roma e da Anzio, accompagnate dai figli e in qualche caso anche dai nipoti, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio. «Ricordate oggi la vostra unione sponsale – ha detto il vescovo Soddu – e in questo dobbiamo riconoscerne i tanti doni per comprenderne il vero significato. Il dono, innanzi tutto, di voi sposi, dono l’uno per l’altro, per la famiglia ma anche per la chiesa e per la società. Poi San Valentino patrono dell’amore che abbraccia il senso profondo dell’amore, della vita e della pace. E quanto desideriamo la pace guardando al mondo in guerra. Nel momento in cui si entra in guerra è difficile venirne fuori se non si segue il criterio assoluto dell’amore. L’amore dà la vita che deve essere salvaguardata dal suo concepimento fino al suo naturale tramonto; dalla vita si ha la pace che nasce nel cuore delle persone e poi, come una cascata e sorgente zampillante di vita, si irradia in tutto il mondo». Ai partecipanti è stata poi consegnata la pergamena ricordo e alle signore un omaggio floreale.