La demolizione ed il rifacimento del ponte lungo la Gabelletta-Maratta a Terni con passaggio sopra al Rato. Ulteriore puntata della vicenda giovedì mattina in occasione del question time: protagonisti il consigliere Pd Francesco Filipponi, il collega del Gruppo Misto Emanuele Fiorini e l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati. In loco anche la posizione organizzativa Leonardo Donati, a lungo responsabile del procedimento comunale dell’intervento da oltre 700 mila euro aggiudicato due anni fa alla 2P Asfalti di Roma.
GENNAIO 2023, 2° STEP DEMOLIZIONE
9 OTTOBRE 2022, LA COMPLESSA DEMOLIZIONE. CON PROBLEMI
NOVEMBRE 2022, CAMBIA IL DIRETTORE DEI LAVORI: ECCO SANTORI
La richiesta
Ci ha pensato Filipponi ad esporre l’interrogazione ricordando i vari passaggi nel corso del tempo, a partire dall’inaugurazione del novembre 2018 con tutti i limiti del caso, la demolizione del 9 ottobre 2022 e il non avvio dei lavori di ricostruzione: «Quanti soldi sono stati spesi nel 2018 per il completamento e come mai non sono iniziate le opere di rifacimento?». La vicesindaco si è basata sulla relazione dell’ingegnere Donati: «Nel 2018 sono stati spesi circa 40 mila euro per la riapertura temporanea del vecchio cavalcavia. Ha contribuito a minimizzare l’impatto sugli abitanti della città di Terni. Nuovi lavori? Notevole complessità tecnica per la demolizione ed impossibilità di conoscere in via preventiva le caratteristiche del manufatto; le campate laterali in fase successiva rispetto a quella centrale. C’è stata una nuova pianificazione per via di concomitanti cantieri Anas e per richieste della prefettura di mantenere libera una carreggiata sotto le festività natalizie». Poi il resoconto sui recenti fatti di gennaio. «Sono stati effettuati quattro sondaggi geognostici per la fattibilità della nuova opera. Ora i lavori sono ripresi e stanno lavorando alle fondazioni, mi ritengo soddisfatta di come sta andando. Il cantiere è molto delicato». L’esponente Dem si è detto non soddisfatto: «Ringrazio Donati per la relazione. Dal 9 ottobre sono passati diversi mesi ed è una zona popolosa, ci sono 30 mila abitanti. Con le modifiche fatte alla rotatoria di piazzale Marinai d’Italia, la problematica del traffico è diventato estenuante. C’è necessità di tempi più stretti per il fine lavori». Se ne parlerà ancora.