Padel Collescipoli, la soprintendenza boccia la copertura: «Altera valori paesaggistici»

Terni – Nuova chiusura negativa della conferenza di servizi decisoria: stop al progetto per una superficie totale di circa 600 metri quadrati. ‘Muro’ da Perugia

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di S.F.

Un tira e molla senza sosta. Che, tuttavia, questa volta sembra essere definitivamente concluso a giudicare dalla missiva che porta la firma del responsabile del procedimento Maurizio Damiani e di Elvira Cajano, la soprintendente regionale: «Dato il tipo di intervento e la funzione da assolvere, non si ravvisano soluzioni o modifiche progettuali atte a superare gli elementi ostativi richiamati, ritenendo non possibili soluzioni alternative che possano contemperare l’interesse pubblico dei valori costituzionali tutelati con il progetto in esame». Nuovo no da Perugia e strada ancora più in salita in casa Collescipoli Sporting Club per il tentativo di realizzare una copertura di due campi di padel esistente a poca distanza dal centro della frazione ternana. Risultato? Lunedì è stata chiusa in modo negativo la conferenza di servizi decisoria indetta dal Comune.

ESTATE 2021, IL NO DELLA SOPRINTENDENZA: «IMPATTA SU SKYLINE»

Collescipoli

Il nuovo tentativo

Già in passato la società si era attivata per l’intervento nell’area dell’impianto sportivo e, nell’estate 2021, la soprintendenza archeologica, belle arti, paesaggio dell’Umbria diede parere negativo per l’impatto sullo skyline. A quel punto è scattato l’adeguamento progettuale per provare a superare l’ostacolo. Come? Con una copertura amovibile da 27×22 metri – struttura in acciaio zincato ad archi singoli – e superficie coperta totale di poco superiore ai 600 metri quadrati di color verde per ‘legare’ bene con il territorio circostante. Niente di eccezionale all’apparenza. Ma da Perugia hanno ritirato in ballo la solita questione, vale a dire il vincolo a tutela paesaggistica dovuta alla dichiarazione di notevole interesse pubbico della zona vicina all’abitato di Collescipoli.

MAGGIO 2021, LA SOPRINTENDENZA E LO STOP PER PIEDILUCO

I campi (foto Collescipoli Sporting Club)

Il perentorio no: il contesto da tutelare e la panoramica

Dunque? Ecco i problemi. L’area di intervento – si legge nel documento inviato al Comune – «è posta a nord del colle dell’abitato di Collescipoli, ad una distanza inferiore a 100 metri dalle mura castellane, in posizione tale da recare pregiudizio alla vista panoramica da e per il centro storico di Collescipoli, come è possibile verificare da documentazione fotografica di recente installazione provvisoria (non autorizzata da questo ufficio ed ora rimossa); le due nuove cospicue coperture si caratterizzano quale elemento estraneo al contesto tutelato». Perché? «Le coperture si stagliano contro il borgo andando ad occludere parte della vista del colle; l’intervento proposto altera i valori paesaggistici in quanto introduce due nuove consistenti volumetrie, seppur coperte con membrana in pvc, il tutto in modo non coerente con i valori oggetto di tutela e perciò comportando pregiudizio per la tutela del paesaggio». Storia chiusa, forse. Il Collescipoli Sporting Club aveva presentato l’istanza lo scorso 2 marzo e tre settimane dopo la commissione comunale per la qualità architettonica ed il paesaggio rinviò l’esame per avere ulteriori fotoinserimenti da punti di vista esterni al lotto.

Uno dei punti di vista (da via Narni)

Il perché della copertura: la scuola ed il riconoscimento

C’è un motivo per il quale è stata richiesta questa modifica rispetto alla situazione attuale: ottenere il riconoscimento dell’impianto per l’organizzazione di una scuola padel richiesta dalla Federazione italiana tennis con due istruttori qualificati e accreditati. L’intervento non avrebbe comportato alcuno scavo né tantomeno movimentazioni di terreno. Secondo la società inoltre la copertura non avrebbe comportato l’abbassamento della qualità paesaggistica né danni al funzionamento territoriale nell’area del borgo. Da ricordare che, a differenza della soprintendenza, la commissione comunale per la qualità architettonica e del paesaggio aveva dato parere favorevole. Anche perché il terreno dove sorge la struttura, da Prg, è già per destinazione sportiva e palazzo Spada ha autorizzato la tipologia di copertura. Da Perugia la pensano diversamente ed il problema arriva da lì. Non è detto tuttavia che non ci siano ulteriori sviluppi in merito. 

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