Padel a Piediluco, altolà della Soprintendenza

Terni – Missiva della soprintendente Cajano al Comune: chiesta fotosimulazione per valutare l’impatto paesaggistico. Pratica sospesa

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di S.F.

«La pratica resterà sospesa ad ogni effetto, ed il termine previsto per l’emissione del parere in oggetto, riprenderà a decorrere dalla ricezione della predetta documentazione». A scriverlo nero su bianco in una missiva inviata al Comune di Terni – direzione pianificazione territoriale – è la soprintendente Elvira Cajano con riferimento al progetto di realizzazione di un campo da padel a Piediluco, in località I Quadri: c’è la richiesta di maggior documentazione a causa – in sostanza – della necessaria compatibilità paesaggistica. Lavoro per il progettista, l’ingegnere Sandro Corradi.

IL PROGETTO PER PIEDILUCO

ll rendering

Carpenteria e vetri

Il progetto è molto semplice. Prevede la realizzazione di un un’area padel scoperta all’interno di un campo da tennis (36×18 metri) già esistente. Come? Con l’installazione di una struttura perimetrale prefabbricata in carpenteria metallica leggera e vetri con misura 10×20 metri. A completare il tutto il posizionamento del classico tappeto in erba sintetica blu. Il responsabile dell’istruttoria tutela paesaggio per la soprintendenza è l’ingegnere Giuseppe Lacava.

Lo stato di fatto

Il panorama

La società attiva in tal senso è la G.L.A.S. Consulting Sas che, con l’invio della richiesta, ha già inviato rendering e foto. Ma non basta per la soprintendente. La richiesta è specifica è riguarda il vincolo paesaggistico: «Fotosimulazione dell’inserimento – l’input – delle nuove opere dai principali punti di vista quali viabilità, punti panoramici, comunque esterni al lotto oggetto di edificazione. In tal senso, la fotosimulazione non deve limitarsi al rendering grafico del progetto, ma al suo inserimento nel reale contesto paesaggistico dai suddetti punti di vista». Tutto ciò per «permettere una completa valutazione dei caratteri e dei contesti di paesaggio e delle modificazioni dei valori riconosciuti dai livelli di tutela a seguito dell’intervento». Integrazione in arrivo.

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