Petrucci e il Covid: «Ora sembra tutto meno terrificante anche per i vaccini»

Il pilota ternano ne ha parlato in merito alle recenti dichiarazioni di Melandri ed il caso Djoković: «Fatte le tre dosi per potermi muovere in libertà»

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«Il Covid ha ammazzato un sacco di gente e ha messo in ginocchio il mondo e se adesso sembra tutto meno terrificante è, probabilmente, merito anche dei vaccini. Ma questa è solo una mia considerazione personale: faccio il pilota e non il medico o il biologo, quindi vale quello che vale». A parlare è il ternano Danilo Petrucci, fresco di avventura in Arabia Saudita nel Rally Dakar e, dopo i test di febbraio in Portogallo, a volare negli Stati Uniti per partecipare al MotoAmerica Superbike. Uno dei suoi sogni è quello di vivere per un periodo negli States e ora potrà farlo. Nel contempo il 31enne, in un’intervista concessa al portale mowmag.com, ha parlato anche di ciò che è accaduto di recente con l’ex pilota Marco Melandri in merito al virus.

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Danilo Petrucci (foto Motorally & Raid TT)

Covid, vaccini e responsabilità

Nell’intervista il ternano fa il punto a livello sportivo e personale in attesa delle nuove sfide. Tuttavia c’è spazio anche per commentare – nelle ultime settimane il caso Novak Djoković agli Australian Open ha tenuto banco – ciò che è successo di recente nell’ambito del Covid: «Le dichiarazioni di Melandri? Ho visto un po’ in giro che si è scatenato un putiferio. Francamente – il giudizio di Petrux – non ho molto da dire sulla questione. Di sicuro la libertà è sempre il principio più importante e quindi non mi permetto di giudicare le scelte di nessuno, ma da un altro lato è vero anche che quando sei un personaggio pubblico hai una responsabilità in più. Non mi riferisco, nel caso specifico, al dire pubblicamente di essere pro o contro i vaccini, pro o contro il green pass, ma al riferire, fosse anche per fare ironia, di andarsi a cercare il contagio».

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Tripla dose

Per Petrucci nessun dubbio in merito: «Per quanto mi riguarda, anche egoisticamente per potermi muovere nella massima libertà possibile, ho fatto tre dosi di vaccino. Durante la prima ondata della pandemia l’Umbria è rimasta abbastanza al riparo, ma le immagini che si vedevano raccontavano morte ogni giorno, adesso sia io che la stragrande maggioranza delle persone che conosco abbiamo preso il Covid e oggettivamente fa meno paura». Il tempo di riprendersi dalle fatiche – e anche le ferite – della Dakar e poi il ternano sarà a Portimão per i test sulla V4 della Ducati.

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