La conferenza provinciale sulla scuola ha approvato giovedì mattina, nella sala del consiglio di palazzo Bazzani a Terni, il Piano di riorganizzazione e l’offerta formativa 2018-2019. L’esame del piano ha registrato il voto unanime di tutti i soggetti partecipanti alla conferenza: il mondo della scuola con i dirigenti, i Comuni, i sindacati, l’ufficio scolastico regionale e le associazioni di categoria. L’approvazione segue l’esame positivo del consiglio provinciale che aveva già varato il Piano pochi giorni fa.
I punti principali Ad aprire i lavori è stato il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi, insieme al dirigente del settore Maurizio Agrò, e ai funzionari del servizio. Fra i punti principali il trasferimento della sede del Cpia di Allerona a Orvieto e l’apertura di una nuova scuola a Porano, l’istituzione di un corso di biotecnologie sanitarie all’istituto Allievi-San Gallo, uno su relazioni internazionali per marketing all’istituto Casagrande-Cesi e un liceo coreutico all’Angeloni.
Il carcere Stabilita poi l’istituzione di un corso serale nel settore moda da attivare a cura dell’Ipsia al carcere di Terni ed uno in enogastronomia nella casa di reclusione di Orvieto che realizzerà l’istituto classico-artistico di Orvieto. Per quanto riguarda l’istituto comprensivo di San Venanzo la conferenza ha deciso di rimettere alla Regione Umbria la decisione finale.
Il presidente Lattanzi «È stato fatto un ottimo lavoro che qualifica il mondo della scuola, organizza meglio alcuni istituti e offre indirizzi formativi che guardano al futuro», commenta il presidente Lattanzi. «La Provincia ha svolto in pieno il proprio compito ribadendo le funzioni di coordinamento e di raccordo fra tutti i soggetti coinvolti. La conferenza ha lavorato nella direzione della crescita complessiva del settore tenendo in considerazione soprattutto le esigenze degli studenti, delle famiglie e dei territori». Un passaggio il presidente lo ha voluto riservare, durante la conferenza, al trasferimento del Cpia di Allerona che inizialmente troverà sede al centro storico di Orvieto: «Il nostro auspicio è che in futuro trovi collocazione ad Orvieto Scalo, più congeniale agli aspetti che riguardano sia logistica che la facilità di utilizzazione della struttura».
Il Comune di Terni Per quanto riguarda la riorganizzazione della rete scolastica di tutto il territorio della provincia, commenta l’assessore alla scuola del Comune di Terni, Tiziana De Angelis, «sono state ufficializzate le azioni contenute nella proposta di piano di dimensionamento territoriale approvate dalla delibera di giunta che rispondevano all’esigenza di razionalizzazione della rete scolastica secondo i principi della verticalizzazione e le linee guida regionali. Nello specifico sono state ufficializzate la statalizzazione della scuola comunale paritaria Trebisonda di via Cadore 10 con relativo trasferimento del plesso all’I.C. Oberdan, con conseguente aumento di una sezione di scuola dell’infanzia dell’istituto, l’attivazione di una sezione di scuola di infanzia e una sezione di scuola primaria corso Montessori all’istituto Brin, l’espletamento della attività didattica relativa al Cpia di Terni e relativo mantenimento dell’autonomia giuridica dell’Istituto omnicomprensivo Ipsia». Per l’assessore «si conclude nel migliore dei modi il percorso di riorganizzazione che il Comune di Terni aveva avviato, trovando in alcuni casi contrapposizioni strumentali e preconcette».
La scuola primaria Oberdan Contestualmente, sempre giovedì mattina, una delegazione di genitori ha effettuato un sopralluogo nei locali a ridosso della scuola primaria Oberdan (sede distaccata) in via Cadore. I genitori si erano allarmati poiché avevano visto una parete affumicata e le finestre aperte in un appartamento sfitto sopra i locali scolastici. Dal sopralluogo, prontamente espletato, è emerso che la zona dei garage sotto la scuola è degradata e che gli appartamenti sopra la scuola, che dovrebbero essere vuoti, vengono frequentati in maniera abusiva. L’Ater si è impegnato a ripristinare le condizioni di sicurezza indispensabili. «Sono soddisfatta per la risposta tempestiva che l’Ater ha fornito alla richiesta dei genitori – dichiara l’assessore – sempre attenti a tutto ciò che riguarda il mondo della scuola. Ai genitori che collaborano, sia con l’istituzione scolastica che con il Comune va la nostra gratitudine, in quanto parte indispensabile in un’azione congiunta finalizzata a soddisfare i bisogni formativi dei ragazzi, e più in generale il loro benessere, che per essere efficace deve vedere il coinvolgimento ampio di più soggetti».