Rimossa la tensostruttura danneggiata. A Terni, venerdì mattina, è scattata l’operazione relativa a piazza dell’Olmo, dopo l’ondata di maltempo che mercoledì pomeriggio, oltre a creare numerosi danni tra centro e periferia, ha compromesso e non poco anche l’opera dell’architetto Alessio Patalocco (mirino puntato sulla mancanza di manutenzione ordinaria delle alberature). Al momento non è prevista la rimozione completa e la parte situata sul lato opposto rispetto a quello danneggiato, resterà dov’è. Ad occuparsene è la ditta Forti Costruzioni srl: «Mi ha trasmesso la sua offerta da cui si evince che la spesa a corpo per la demolizione è pari a 8.500 euro, a cui viene praticato un ribasso del 15%», spiega il funzionario tecnico Federico Nannurelli – il Rup – nel verbale di somma urgenza firmato alle 9.30 di stamane che pubblichiamo integralmente (LEGGI IL .PDF). Con lui seguono la vicenda il direttore dei lavori Stefano Carloni ed il geometra Fabio Piervisani per gli adempimenti in materia di sicurezza. Diversi i curiosi che si sono fermati a vedere lo sviluppo della situazione ed a scattare foto.
VERBALE DI SOMMA URGENZA: AFFIDAMENTO, CHIUSURA E SPIEGAZIONE TECNICA – LEGGI .PDF
L’instabilità e la demolizione al 50%
Nel documento viene ricostruito ciò che è successo: «In piazza dell’Olmo a Terni, gli effetti distruttivi sono particolarmente evidenti. Il vento ha portato al distacco – scrive Nannurelli – di grosse branche dei due esemplari arborei monumentali di Olmo, che caratterizzano la grande aiola centrale della piazza. Il carico della massa legnosa che si è staccata improvvisamente è andata a gravare sulle strutture metalliche e il telo di copertura delle strutture ombreggianti ivi presenti, realizzate a suo tempo a protezione delle aree destinate alle occupazioni di tavoli e giardini, volute nell’ambito di uno studio unitario di tale comparto urbano. Tale circostanza ha portato ad un comportamento anomalo della struttura nel suo complesso, dovuta alla combinazione delle sollecitazioni prodotte dal vento e dalla massa legnosa che si è abbattuta sulla stessa, determinando il danneggiamento della copertura e della struttura portante, rendendola instabile». A livello di demolizione è stimata nel «nel 50% del complesso delle tensostrutture presenti sulla piazza. A tale proposito, trattandosi di misure di somma urgenza, si ritiene che gli interventi volti al ripristino complessivo degli elementi compositivi ed architettonici della piazza siano rinviati ad un progetto successivo e alle procedure ordinarie previste per l’esecuzione delle opere pubbliche, limitando così l’intervento alle sole attività che non possono essere differite in ragione dello stato di necessità che si è creato e per ripristinare nel più breve termine possibile gli scenari di sicurezza che sono stati compromessi».
Il Ternano travolto dal maltempo: danni dal centro alle periferie