Terni più ‘giovane’ grazie agli stranieri

Rappresentano la componente in attivo della popolazione e grazie a loro è rallentato il processo di invecchiamento demografico

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Al primo gennaio 2015, su un totale di 112.133 residenti iscritti all’anagrafe di Terni, 12.806 sono stranieri, pari all’11,4% dell’intera popolazione. Nel 2003 erano il 3,9% nel 2003 e nel 2009 il 9,7%. Un valore superiore a quello nazionale, che è pari a +8,2% e di poco a quello regionale.

Rallentamento dei processi di invecchiamento Gli stranieri residenti rappresentano la componente in attivo della popolazione e soltanto grazie ad essi la tendenza demografica della città, a partire dai primi anni del 2000, ha iniziato una fase di crescita con il conseguente rallentamento del processo di invecchiamento che si era innescato già da alcuni anni. I nati stranieri nel corso del 2014 sono stati 168, confermando il trend in attivo della natalità, mentre sono stati soltanto 14 i morti.

Movimento migratorio Per quanto riguarda il movimento migratorio, dopo gli anni dal 2007 al 2009, che hanno rappresentato quelli nei quali le iscrizioni di stranieri in anagrafe sono state più rilevanti, il fenomeno è andato via via ridimensionandosi e nel 2014 ci sono state 883 iscrizioni di stranieri, ovvero meno della metà di quelle registrate in media nel periodo del ‘boom’. Andamento contrario quello subito dalle cancellazioni presumibilmente in risposta al periodo di crisi economica e di mancanza di lavoro: il numero di stranieri che lasciano Terni, sia per l’estero che per altri comuni italiani, risulta essere in costante crescita.

Cittadini giovani Strutturalmente i residenti stranieri sono in media più giovani rispetto a quelli di cittadinanza italiana e in forte prevalenza di sesso femminile. Hanno un’età media di 34 anni, contro i 47 dell’intera popolazione. Gli uomini stranieri sono mediamente più giovani delle donne di ben 5 anni e mezzo. La classe d’età più numerosa tra gli stranieri è quella degli adulti compresi tra i 30 e i 39 pari al 23%, seguita dai minori fino a 18 anni che sono 2.571, ovvero un quinto di tutti gli stranieri. Per le età più mature si fa molto più netta la prevalenza del sesso femminile, in particolar modo per la classe d’età 50-64.

I Paesi di provenienza La comunità più presente a Terni a partire dal 2008 è quella dei rumeni, attualmente sono 4.442, oltre il 34% del complesso degli stranieri (il dato nazionale è 22%) seguita a distanza da albanesi, ucraini, indiani e filippini. Negli ultimi anni si è rilevata un’inversione di tendenza nei flussi migratori dei cittadini albanesi e polacchi che stanno lasciando la città per tornare nel proprio paese d’origine. Sono invece in crescita costante in particolare nigeriani e pakistani. Rispetto al 2009 il numero di stranieri provenienti dalla Nigeria è cresciuto del 125% e quello dei pakistani del 76%. In crescita anche Filippini e cinesi.

Studi e lavoro Gli stranieri residenti a Terni hanno un buon livello di scolarizzazione. La maggioranza, pari al 32%, possiede un diploma di scuola media inferiore o avviamento professionale, mentre oltre il 40% ha un diploma di scuola secondaria superiore (che comprende anche i diplomi di 2-3 anni). Gli stranieri laureati sono il 6,8% contro il 13,9% del totale dei residenti. Il 59,2% degli stranieri risulta occupato, mentre i disoccupati sono circa il 15% delle forze di lavoro, con una prevalenza significativa della componente femminile. Soltanto l’1,2% degli stranieri è titolare di pensione da lavoro a fronte di oltre il 28% dei residenti complessivi.

L’amministrazione comunale «La statistica – dichiara l’assessore Christia Falchetti Ballerani – ha un ruolo fondamentale per la conoscenza del territorio a supporto della programmazione e per la valutazione degli interventi realizzati. Le statistiche sono un patrimonio conoscitivo fondamentale per tutti i cittadini e l’amministrazione, attraverso il lavoro dei servizi statistici, sta puntando molto sulla diffusione della cultura statistica. Tabelle, grafici e indicatori, se presentati nel modo corretto, possono diventare facilmente accessibili a tutti. A breve verranno coinvolte in questo percorso di avvicinamento ai numeri le scuole e gli amministratori, per i quali verranno organizzati alcuni incontri formativi sugli strumenti statistici e sull’analisi demografica e socio-economica del territorio».

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