Terni, polizia Locale: nuovi istruttori vigilanza attivi. Ma ci sono tre rinunce

Il concorso prevedeva l’assunzione a tempo pieno e indeterminati di 18 persone nell’arco del triennio. In sei dentro dal 30 dicembre, lista di fatto già finita o quasi

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di S.F.

Ivan Giubilei, Agostino Criscuolo, Francesco Bocchini, Paolo Scatteia, Leonardo Maroni e Francesco Onofri. Eccoli i sei nuovi istruttori di vigilanza – categoria C – che, da giovedì 30, sono attivi con la polizia Locale di Terni. Sono alcuni dei pochi vincitori del concorso lanciato dal Comune ad inizio anno e che si è concluso con la prova orale dello scorso 9 dicembre in biblioteca. Oltre al problema numerico che si è presentato – i posti a tempo pieno e indeterminato erano 18, ma gli idonei alla fine sono risultati appena 11 – da palazzo Spada sono stati costretti ad una modifica dell’originario via libera per le assunzioni. Motivo? Le rinunce. Che sono tre.

Concorso istruttori vigilanza Comune Terni: solo 11 idonei

La necessità di cambiare

Il secondo della graduatoria di merito era infatti Francesco Spinelli, in un primo momento pronto ad essere assunto dal Comune per prendere servizio dal 30 dicembre. E invece no: contattato telefonicamente per incassare il sì alla vigilia di Natale, a palazzo Spada hanno dovuto prendere atto del rifiuto con necessità di rivedere la lista utile. A seguire (la 7° degli undici idonei) c’era la marchigiana Alice Bovesecchi: altro ‘no’ (ha iniziato oggi a Umbertide) e quadra non chiusa. A questo punto è partita la chiamata per l’8°, vale a dire Tiziano Scarponi. Risultato? Lo stesso.

Coordinatori vigilanza polizia Locale Terni: chiuso il concorso, gli idonei sono 12

L’ultimo assunto ed i ‘superstiti’

Alla fine a spuntarla per scorrimento è stato il 9°, Francesco Onofri, nuovo istruttore di vigilanza del Comune. Dunque degli 11 idonei originari ne sono rimasti due a disposizione per la prossima tornata di assunzioni: Vittorio Sbordone e Vanessa Lucarini, dopodiché lista terminata. Sempre che al momento della chiamata prevista per il 2022 non rifiutino anche loro, visto che in molti hanno anche altre opportunità. Si vedrà. C’è una certezza: il numero del personale – come denunciato di recente dal mondo sindacale – continua ad essere basso rispetto alle reali esigenze.

 

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