Consueto bollettino mensile diffuso dai servizi statistici del Comune di Terni – con a capo la funzionaria di elevata qualificazione Simona Coccetta – per ciò che concerne l’inflazione. Con premessa: «Il dato si attesta ben al di sotto dello 0,7% registrato a livello nazionale. Prezzi mediamente più bassi per diversi capitoli di spesa e in diminuzione rispetto ad agosto ma soprattutto il valore nullo dell’inflazione è dovuto ad un ‘effetto di rimbalzo’ rispetto alla fiammata registrata a settembre 2023 quando l’inflazione era di poco inferiore al 6% e quella calcolata per il carrello della spesa addirittura del 10% contro il -0,1% di questo settembre».
Nel dettaglio si parla di «alimentari mediamente stabili e la frutta e la verdura più convenienti rispetto ad un anno fa anche se rispetto ad agosto i prezzi delle verdure, in particolare zucchine, pomodori e zucche sono cresciuti notevolmente. Settembre come consuetudine è mese di fine vacanze e di avvio della stagione invernale e infatti si registrano aumenti per le calzature e anche per l’abbigliamento della nuova collezione e in coincidenza dell’inizio della scuola si registrano aumenti nei libri scolastici +3,7%, ma anche per gli asili nido sia privati che comunali e per le mense scolastiche». Nel confronto con agosto 2024 spiccano il +9,5% delle mense e il +3,9% dei vegetali. In diminuzione in particolar modo i servizi di alloggio (-12,7%).