«Di solito offriamo il 40%, ma purtroppo nel tempo coloro che accettano diminuiscono. Meglio fare uno sforzo ed offrire qualcosa di più per cercare di chiudere quante più partite possibile: il bello del dissesto è che vi dà un bilancio pulito che consente di poter fare programmazione». Così si era espressa Giulia Collosi, presidente dell’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni, lo scorso 6 maggio in III° commissione consiliare per spiegare la procedura semplificata ai consiglieri in merito al dissesto finanziario e ai debiti da pagare ai creditori: venerdì mattina la giunta ha deliberato l’adesione – il precedente atto è stata revocato dopo i dubbi sollevati dal consigliere Dem Valdimiro Orsini – alla proposta dell’Osl dando il via libera proprio a quel 40% indicato dalla siciliana.
L’aggiornamento: 11,3 milioni all’Osl
La base dell’atto resta quello dell’Osl firmato il 12 aprile scorso: i debiti ammissibili – il dato non è definitivo – e di competenza della gestione liquidatoria sono poco più di 40 milioni di euro tra ordinari e privilegiati. La giunta inoltre ha dato incarico alla direzione attività finanziarie – dirigente Stefania Finocchio – di mettere a disposizione dell’Organo straordinario di liquidazione complessivi 2 milioni e 500 mila euro grazie a sei distinte poste di bilancio che vanno da 300 a 552 mila euro (2018-2019-2020, bilancio corrente). La cifra va ad aggiungersi agli 8 milioni 844 mila euro già noti del fondo cassa pre 2017, spettante di diritto all’organo: il totale sale dunque a 11 milioni e 300 mila euro.
1096 ISTANZE E DEBITO EFFETTIVO DI 40 MILIONI: I NUMERI DELLA PROCEDURA SEMPLIFICATA
La percentuale
L’ultimo passaggio riguarda la ‘famosa’ percentuale – minimo del 40, massimo del 60 – di stralcio per la liquidazione dei debiti dei creditori. «Una procedura per pagare subito, seppur meno», hanno sintetizzato sia la Collosi che il sindaco Leonardo Latini negli ultimi giorni. La giunta propone al consiglio comunale di procedere per la soglia minima, il 40%; per coprire tutto – non tutti accetteranno, la Collosi ha dato delucidazioni su cosa accadrà in tal senso – servirà la richiesta di anticipazione al ministero dell’Interno.