Terni-Rieti: «Ci siamo. Economia e turismo ne beneficeranno»

Taglio del nastro – l’apertura ufficiale mercoledì mattina – per il tratto mancante. Presenti i ministri De Micheli e Di Maio

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Taglio del nastro martedì mattina per l’ultimo tratto mancante della strada statale 79 ‘Ternana’, la Terni-Rieti: 2,8 chilometri fra le gallerie Montelungo e Valnerina con viadotto di 500 metri sul fiume Velino. L’opera entrerà ufficialmente in funzione mercoledì alle ore 11. Il completamento della direttrice giunge dopo lunghi anni di attesa: ora restano da realizzare svincoli – come quello di Piediluco – e altre opere secondarie. Presenti all’inaugurazione l’ad di Anas Massimo Simonini, il ministro degli esteri Luigi Di Maio, il ministro dei lavori pubblici e infrastrutture Paola De Micheli, il vice ministro Giancarlo Cancelleri e gli esponenti delle istituzioni locali, di Umbria, Lazio e dei territori di Terni e Rieti.

TERNI-RIETI, IL TRATTO ULTIMATO – VIDEO

Il ministro Luigi Di Maio

Melasecche: «Giorno storico. Ora avanti con le altre priorità»

«Si tratta di un giorno storico – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture dell’Umbria, Enrico Melasecche – e ringrazio il ministro De Micheli dell’attenzione: la invito a palazzo Donini, a nome della presidente Tesei, per analizzare insieme le tante opere ancora in itinere per il nostro territorio: la consideriamo un’amica dell’Umbria. Abbiamo molto apprezzato le sue dichiarazioni ad Ancona per il commissariamento delle opere previste per il Lazio, come il completamento della Salaria: si tratta di una direttrice assolutamente importante per il turismo dei nostri territori, per la Cascata delle Marmore ed il lago di Piediluco su cui puntiamo molto». Melasecche ha poi indicato, al ministero e ad Anas, ma pure alla Regione Lazio per quanto di propria competenza, alcune priorità per il futuro: la riattivazione della Ferrovia Centrale Umbra, a partire dal collegamento Terni-Perugia, il completamento della Orte Civitavecchia nel tratto da Monte Romano alla città costiera laziale, importante anche per Ast, la fermata ad Orte del Frecciarossa per Milano. «Il treno del Recovery Plan sta passando, abbiamo il diritto e il dovere di non mancare tale appuntamento».

TUTTO PRONTO PER IL TAGLIO DEL NASTRO

Il ministro De Micheli

Alessandri: «Collegare dorsale appenninica e Tirreno»

L’omologo di Melasecche per il Lazio, Massimo Alessandri, ha sottolineato come il tratto inaugurato abbia «un valore assolutamente importante. L’opera coinvolge due regioni e due capoluoghi di provincia, un’area vasta dai contorni delineati. La partita è quella di collegare il Tirreno alla dorsale appenninica e tale opera rientra in questo discorso. Nel Recovery Fund c’è non un elenco di opere, ma una visione del futuro dell’Italia anche dal punto di vista infrastrutturale».

Di Maio: «Il Governo sa centrare gli obiettivi»

Così il ministro degli esteri Luigi Di Maio: «Nei prossimi tre anni abbiamo da spendere 209 miliardi di euro nell’ambito del Recovery Fund, più del piano Marshall. Da noi ci si attende efficienza ed efficacia. Ed oggi dimostriamo che nonostante i problemi della burocrazia ed il fallimento di un’azienda, quando questo Governo entra in sinergia con tutti gli attori, anche del territorio, sa raggiungere gli obiettivi: un segnale da cui ripartire».

L’ad di Anas Massimo Simonini

De Micheli: «Opera di particolare valore simbolico»

Il ministro alle infrastrutture Paola De Micheli ha rimarcato come le aspettative per la realizzazione delle opere sono altissime: «Anas sta operando per dare un segnale anche in tutte quelle situazioni che attendono da anni una soluzione, un completamento. Nelle istituzioni ci sono però persone che hanno lavorato, come lo scomparso senatore Cicolani per tale opera, e lavorano per un obiettivo. Le cose si fanno, se si vogliono: se c’è collaborazione istituzionale e determinazione, gli obiettivi si centrano insieme, a prescindere dai tempi. E se un’opera non è finanziata dal Recovery Fund, non è di ‘serie B’, perché ci sono altre risorse specifiche e stanno dentro al piano e alla visione di connettività che abbiamo per il nostro Paese, superando anche la storica arretratezza di meridione e aree interne. Vero è che non possiamo compiere errori, con le risorse del Recovery, ma abbiamo tanti altri strumenti importanti. E questo tratto tra Terni e Rieti – ha detto la De Micheli – ha anche un valore simbolico legato alla mia esperienza di commissario al terremoto: le aree interne del Paese hanno un potenziale enorme, contano 25 milioni di abitanti, non sono affatto marginali». Sul Covid e il turismo: «Il vaccino darà un grande slancio alla mobilità, darà un recupero veloce anche sul fronte turistico. E tale strada ha un senso anche da questo punto di vista».

Paparelli e Filipponi: «Grazie ad Enrico Micheli»

Così gli esponenti del Pd Fabio Paparelli (consigliere regionale Umbria) e Francesco Filipponi (consigliere comunale Terni): «L’inaugurazione dell’ultimo tratto della Terni-Rieti non è solo un’occasione per ribadire il grande impegno profuso dalle amministrazioni regionali e comunali degli scorsi anni ma è anche, soprattutto, l’occasione per ricordare Enrico Micheli, politico, uomo di stato, manager, che molto si è speso per i nostri territori e per questa opera strategica. La valorizzazione di Terni città baricentrica – affermano Paparelli e Filipponi – nasce anche da questa opera di collegamento veloce con il reatino, un’opera pensata per accedere facilmente a quella che una volta era la Cassa del Mezzogiorno e che ora è comunque un’area importante del nostro Paese. Terni si conferma porta dell’Umbria ma anche dell’alto Lazio. Ebbene, Enrico Micheli fu uno dei primi a cogliere l’importanza di questo collegamento, che vuole essere un contributo anche alle industrie ternane che hanno sempre più bisogno di infrastrutture, logistica, innovazione per essere competitive. Per tutto questo riteniamo che almeno il viadotto della Terni-Rieti vada intitolato ad Enrico Micheli, sicuri che la nostra proposta troverà il sostegno non solo nelle fila politiche nelle quali il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha dato il suo apporto, ma in tutti coloro che ne hanno apprezzato la sua moderazione, le sue capacità, la sua lungimiranza, il suo lavoro per Terni».

Nevi ricorda Cicolani

E se Paparelli ricorda la figura di Micheli, dall’altro Raffaele Nevi, parlamentare di Forza Italia, ricorda – come ha fatto il ministro De Micheli – la figura di Angelo Maria Cicolani: «Personalmente – afferma Nevi – sono molto felice per il risultato raggiunto. Sin dal mio ingresso in politica, già quando siedevo tra i banchi del consiglio comunale di Terni e poi al consiglio regionale dell’Umbria, non ho mai mancato di sollecitare la realizzazione di questa opera. Oggi però un pensiero lo voglio dedicare al compianto amico Angelo Maria Cicolani, senatore di Rieti, che si è battuto in passato più di tutti per questa infrastruttura, riuscendo a farla inserire nell’allora ‘Legge Obiettivo’ ed a farla finanziare. Sono sicuro che anche lui oggi sarà felice nel vedere il suo sogno completamente realizzato».

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