Terni, rogo Maratta: scattano divieti in un raggio di 3 chilometri

Ordinanza a scopo precauzionale del sindaco Latini in attesa delle analisi Arpa. ASM intanto si impegna: «Raccolta rifiuti proseguirà senza disagi»

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Fiamme alte e un denso fumo nero visibile a chilometri di distanza, legato al violento incendio che giovedì pomeriggio ha distrutto la stazione di selezione e trasferenza dei rifiuti di ASM Terni Spa, a Maratta: da precisare che non si tratta di uno degli inceneritori presenti nella zona. Nell’accaduto, nessuno è rimasto ferito. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco con più squadre e mezzi per domare il rogo. Dell’accaduto è stata interessata anche Arpa Umbria – intervenuta sul posto – per le eventuali conseguenze ambientali ed i necessari rilievi. Presenti la Protezione civile e anche le forze dell’ordine – polizia Locale, polizia di Stato e carabinieri – che hanno temporaneamente chiuso la strada per ragioni di sicurezza e presidiato la zona. Sul posto sono intervenuti anche il sindaco di Terni Leonardo Latini, il vicesindaco e assessore all’ambiente Benedetta Salvati e il dirigente comunale del settore ambientale, Paolo Grigioni.

VIDEO – Fiamme alte e fumo denso: incendio di rifiuti a Maratta

Aggiornamento ore 22, c’è l’ordinanza

Nella tarda serata di giovedì il sindaco Latini, su proposta di Arpa Umbria, ha emesso un’ordinanza (LEGGI IL DOCUMENTO .PDF) «in attesa della redazione del modello di ricaduta degli inquinanti aereodispersi, in virtù del principio di precauzione stabilito dalla normativa vigente. Con questo provvedimento – è la nota del Comune – viene definita un’area con il raggio di 3 chilometri dal punto dell’incendio (VEDI MAPPA .PDF) dove vigeranno le seguenti regole: 1) il consumo di prodotti alimentari coltivati sarà possibile solo dopo accurato lavaggio con acqua associato a strofinamento delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; 2) il divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata, da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento; 3) il divieto di raccolta e consumo di funghi epigei ed erbe spontanee; 4) il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; 5) il divieto di utilizzo dei foraggi e dei cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata». Contestualmente il Comune spiega che «i risultati dei monitoraggi dell’Arpa saranno tempestivamente resi noti ai cittadini non appena nelle disponibilità dell’amministrazione comunale e potranno essere utilizzati per rimodulare e/o revocare l’ordinanza. Si attende nelle prossime ore una comunicazione da parte di ASM relativa alle condizioni generali dell’impianto di selezione e trasferenza e del materiale oggetto di combustione, oltre all’avvenuta effettuazione di tutti gli adempimenti prescrittivi presenti all’interno della Autorizzazione integrata ambientale (Aia). ASM si sta organizzando affinché le operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti vengano effettuate nelle prossime settimane in maniera regolare e senza creare disagi ai cittadini».

Aggiornamento ore 19.30

Le indagini del nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco sono partite. Fra gli elementi in corso di valutazione, le eventuali cause del rogo ma pure il sistema antincendio esistente e presente nella struttura. Il rogo si sarebbe sviluppato, in ogni caso, molto rapidamente anche in ragione della natura dei materiali presenti nel capannone.

Aggiornamento ore 18.45

L’incendio è stato domato e ora i vigili del fuoco – presenti anche con personale del Nucleo Nbcr (nucleare biologico chimico e radiologico) – si trovano all’interno della struttura interessata e stanno effettuando lo spegnimento degli ultimi focolai, quelli minori, che non destano preoccupazione. Quattro squadre del 115 sono ancora sul posto e ci resteranno finchè la situazione non verrà posta completamente in sicurezza. Confermato il fatto che non risultano persone ferite/intossicate. Lo stesso impianto di selezione e trasferenza era stato colpito, nell’aprile del 2020, da un incendio che, oltre ai danni, aveva poi causato notevoli disagi nel sistema di gestione e trattamento dei rifiuti del Ternano. Problemi che, a fronte di un rogo ancora più esteso e dannoso come quello di giovedì, è prevedibile possano riproporsi in maniera forse anche maggiore. Così il sindaco di Terni, Leonardo Latini: «Sono andato a verificare l’accaduto di persona e abbiamo abbiamo immediatamente chiesto l’intervento dei tecnici di Arpa Umbria, che sono già all’opera con un rilevatore di polveri e un campionatore di microinquinanti predisposto per le emergenze di questo tipo, per verificare l’impatto dell’incendio sulla qualità dell’aria. Sono in corso le operazioni di spegnimento e poi valuteremo compiutamente i dati e il da farsi. L’impianto distrutto è lo stesso interessato dall’incendio dello scorso anno». A Maratta è presente e attiva una delle centraline industriali della rete di monitaraggio che potrà fornire altri dati importanti. Sulla base delle risultanze saranno adottati eventuali provvedimenti.

Aggiornamento ore 17.45

I vigili del fuoco stanno operando all’interno dell’impianto di selezione e trasferenza di ASM, in cui vengono differenziati i rifiuti destinati al recupero/smaltimento. A prendere fuoco, per cause in corso di accertamento, sono stati un nastro trasportatore ed il deposito dove erano presenti i rifiuti: carta, plastica, indifferenziati ma anche materiali ferrosi/metalli e gomma. Gli uomini del 115 stanno operando con cinque mezzi e tutto il personale disponibile. La nube nera si sta lentamente dissolvendo e la situazione viene definita, dagli stessi vigili del fuoco, «sotto controllo». Almeno sul piano dell’incendio.

VIDEO – Fiamme e fumo: brucia impianto di selezione rifiuti


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