Terni, San Valentino brilla di luce nuova

Nuovo impianto di illuminazione della statua del Santo. ‘Circolo culturale Valentiniano’: «Eravamo a messa, nessuno ci ha aspettato»

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di Fra.Tor.

Terni San Valentino nuova illuminazione 2 (Foto A.Mirimao )

(Foto Alberto Mirimao)

Nuova luce – a due anni dalla sua collocazione sulla rotonda Agostino Pensa, all’incrocio tra via Turati e viale Trento, proprio alle spalle della basilica a lui intitolata – per la statua di San Valentino. Il monumento dedicato al patrono della città di Terni e degli innamorati, da martedì sera potrà essere visto sotto un’illuminazione dedicata e studiata appositamente da Asm per valorizzarlo.

PARLA IL PRESIDENTE DI ASM, CARLO OTTONE – IL VIDEO

Terni San Valentino nuova illuminazione (Foto A.Mirimao)

(Foto Alberto Mirimao)

Nuova luce Dopo la benedizione, il vescovo Giuseppe Piemontese ha sottolineato l’importanza della nuova illuminazione «che permetterà a coloro che attraverseranno questa strada, per recarsi al santuario, di identificarla in maniera adeguata». Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha, invece, ricordato che «questa è la terza opera di valorizzazione luminosa che inauguriamo, dopo la Cascata delle Marmore e l’Obelisco di Arnaldo Pomodoro, grazie al lavoro che con grande competenza svolge la nostra azienda municipalizzata Asm». Il presidente di Asm, Carlo Ottone, ha infine, spiegato che «questa illuminazione, rispetto alle altre due, è sicuramente più piccola, ma renderà più lucente il Santo e ridarà spazio alla piazza grazie alla doppia illuminazione a led e a sodio. Speriamo che piaccia».

Terni San Valentino nuova illuminazione 4 (Foto A.Mirimao )

(Foto Alberto Mirimao)

Il Centro culturale Alla cerimonia non c’erano gli aderenti al ‘Circolo culturale Valentiniano’: sono arrivati quando le luci erano già state accese e benedette. Loro erano a messa, in basilica, e i tempi non erano evidentemente sincronizzati. Quando hanno scoperto di non essere stati attesi, non hanno gradito.

(Foto Alberto Mirimao)

(Foto Alberto Mirimao)

Il monumento Realizzata in marmo bianco di Carrara, la statua è alta 3 metri e mezzo ed è stata progettata dagli scultori Michele Bruni e Claudio Morucci. Per ricordare che Terni è città di San Valentino, ma anche dell’acciaio, il pastorale della statua era stato realizzato proprio con quel materiale.

La ‘porta santa’ Dopo l’apertura della porta santa nella Cattedrale di Terni e quella nella cappella della casa circondariale di vocabolo Sabbione, alla vigilia della festa di san Valentino e nella giornata mondiale del malato, l’11 febbraio, il vescovo Giuseppe Piemontese aprirà la terza porta giubilare nella diocesi presso la cappella dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni, quale segno di «una misericordia globale» e di particolare attenzione per coloro che vivono momenti di difficoltà e di malattia nell’ospedale, vero e proprio «luogo della misericordia».

La cerimonia Giovedì 11 febbraio la liturgia avrà inizio alle 15, nell’atrio centrale del terzo piano, con l’incontro del personale sanitario, malati e accompagnatori con il vescovo che pronuncerà i riti introduttivi della celebrazione. Seguirà il pellegrinaggio a piedi verso il sesto piano per raggiungere la cappella ‘S. Maria’ per l’apertura della porta della Misericordia e la celebrazione eucaristica. Al termine ci sarà una processione con il Santissimo Sacramento attraverso i reparti dal 6° fino al 4° piano.

La processione Il successivo appuntamento, per i fedeli e non solo, sarà quello di venerdì sera, alle 21, quando le reliquie di San Valentino verranno spostate, con una processione e una fiaccolata, dalla basilica al Duomo: uno spostamento che aveva provocato polemiche, ma anche la decisa presa di posizione del vescovo Piemontese. Polemiche che non sono mancate nemmeno domenica scorsa, quando per la festa della promessa è rimasto clamorosamente chiuso l’ascensore che collega il parcheggio alla basilica.

san valentino fracobolloIl francobollo Per poi essere rinfocolate dalla ‘scoperta’ che sul francobollo che è stato emesso da Poste Italiane – su indicazione del Mise – l’effige del Santo non era collegata alla città. Il Mise, però, chiarisce che «il titolo dell’emissione, così come autorizzata dall’amministrazione, è: francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ‘le Ricorrenze’ dedicato a San Valentino, patrono degli innamorati. Non appaiono dunque chiare le motivazioni alla base della polemica sorta per la mancanza sul francobollo dell’indicazione del toponimo Terni, dal momento che non si è mai parlato di emettere un francobollo dedicato alla città umbra, ma solo ed esclusivamente di un francobollo dedicato a San Valentino in quanto patrono degli innamorati».

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