Viale Borsi Terni, l’sos dei residenti per l’alta velocità ed i pericoli: «Più strisce pedonali»

Missiva per il Comune e audizione in arrivo in I commissione per parlare della problematica: tutto nasce dallo ‘spegnimento’ dell’impianto semaforico

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di S.F.

L’impianto semaforico e in fondo viale Borsi

Impianto semaforico spento da mesi, intensificazione della velocità da parte di automobilisti/motociclisti e problemi per la sicurezza dei residenti. In estrema sintesi è l’sos lanciato da alcuni residenti di viale Borsi, uno dei principali nodi stradale di Terni per l’accesso verso il centro cittadino: giovedì mattina è prevista un’audizione a palazzo Spada per capire se e come muoversi. Di fatto viene chiesto un attraversamento pedonale in più nella prima parte dell’arteria – per chi arriva dalla rotatoria di piazzale dell’Acciaio – come ‘deterrente’.

Viale Borsi e le strisce all’incrocio con via Buonarroti

La missiva post ‘dismissione’

Il documento – rivolto al sindaco Leonardo Latini, alla I commissione consiliare, alla comandante della polizia Locale Gioconda Sassi ed al funzionario tecnico Angelo Porchetti – è stato inviato a fine giugno da un referente dei residenti ed ora è tempo di parlarne a quattr’occhi in Comune. Il focus è sulla sicurezza e l’incolumità dei pedoni nel tratto iniziale di viale Borsi, in particolar modo dal civico 18 al 34: viene sottolineato che da «quando è stato dismesso il semaforo all’altezza della rotatoria di piazzale dell’acciaio, abbiamo notato un intensificarsi della velocità delle automobili e dei motocicli, che ha portato d’altronde all’accadere di svariati incidenti; autoveicoli che non hanno ‘deterrenti’ ad un andamento più moderato in quanto una grande parte del viale – quella nella quale siamo ubicati – risulta priva di attraversamenti pedonali». Nella parte successiva, in direzione via Battisti, le strisce invece non mancano. Dunque viene chiesto di rimediare.

L’area interessata in viale Borsi

Problema visuale ed incidenti

Viene tirata in ballo un’altra motivazione: la richiesta c’è anche per «evitare collusioni, spesso sventate per miracolo, rispetto alle uscite dalle rimesse dei garage che danno direttamente sul viale all’altezza di tali numeri civici, in prossimità della rotatoria, e che a causa di una leggera curvatura del viale, rendono spesso impossibile la visuale a chi esce dalla rimessa come a chi transita, spesso ad alta velocità, su tale tratta». Già nell’ottobre 2021 da palazzo Spada era stato specificato che la possibilità di ulteriori strisce pedonali non era da escludere, seppur in attesa della sistemazione dei marciapiedi e di una parte della carreggiata. Nulla si è mosso – in questo periodo sono stati rifatti diversi attraversamenti pedonali – ed ecco che è scattata la missiva. Confronto in arrivo.

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