Terni: «Sfregio alla Stella della Brigata Gramsci, vergognoso»

Il consigliere comunale Gentiletti: «Luoghi dove morì Cimarelli devastati. Un colpo al cuore della città. Fare chiarezza»

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«Un atto vergognoso, così come lo spargimento dei rifiuti sul terreno». Le parole del consigliere comunale di Senso Civico Alessandro Gentiletti e fanno riferimento allo sfregio alla Stella della Brigata Gramsci a Torremaggiore di Cesi: «Le immagini della devastazione dei luoghi dove morì combattendo il giovane partigiano Germinal Cimarelli, che si scagliò contro i nazisti per salvare i suoi compagni e liberare Terni, sono un colpo al cuore di una città che è sempre stata e sempre sarà antifascista. Occorre fare subito chiarezza – l’input di Gentiletti – su cosa sia accaduto, come sia avvenuto e perché, nonché individuare eventuali responsabili. Quei luoghi rappresentano un posto sacro per le nostre istituzioni, che ogni anno si recano a rendere omaggio il 20 gennaio. Quei luoghi sono amati dalla nostra città, come dimostra la generosità dei volontari che proprio da poco li avevano risistemati e restituiti al giusto decoro. Occorre proteggerli e difenderli, così come si deve fare con la memoria, perché il passato non ritorni».

Terni, il ricordo di Germinal Cimarelli

Spinelli: «Malattia dell’ignoranza»

«Unendoci alle voci di condanna – le parole del segretario del Pd Pierluigi Spinelli – e all’appello per la ricerca dei colpevoli che hanno vandalizzato la zona di Torremaggiore, compreso il monumento dedicato a Germinal Cimarelli, sito peraltro recentemente risanato grazie ai volontari di sentieri partigiani, non possiamo esimerci dall’aprire una riflessione sul fatto che atti come questo siano un sintomo, e che dunque come tale ci impone di individuare e cercare di risanare la malattia. La malattia dell’ignoranza, dell’inciviltà, del menefreghismo, del disprezzo verso la storia e i beni comuni, andrebbe affrontata con serietà, contrapponendo proposte culturali e progetti sull’importanza della nostra storia e della memoria cittadina, fornendo ai giovani le basi che consentano loro di sviluppare senso di appartenenza alla comunità e adeguati strumenti critici. Questo è il principale appello – conclude – che come Pd ci sentiamo di fare».

 

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