Terni, Butcher-Comune 2° scontro al Tar

L’infinita querelle per la rimozione dell’eternit al mattatoio: era già successo tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Nel mirino l’ultima ordinanza di Latini

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di S.F.

La Butcher Service srl contro il Comune di Terni per la rimozione e lo smaltimento delle lastre di eternit al mattatoio comunale. Film già visto e che a stretto giro si ripeterà, salvo passi indietro di palazzo Spada: il motivo è lo stesso di un anno e mezzo fa, vale a dire l’ordinanza dell’amministrazione – firmata il 19 dicembre scorso – nei confronti della società viterbese e ormai ‘scaduta’ da un paio di mesi. Risultato? Nuovo round al Tribunale amministrativo regionale. Di mezzo c’è anche la rivalsa di spese per l’intervento.

IL PRIMO SCONTRO AL TAR TRA IL 2018 E IL 2019

Una parte del mattatoio comunale

La puntata precedente

Il sindaco ci aveva già provato nell’autunno del 2018 – sulla base di alcune note della Usl Umbria 2, la quale nel 2016 dava indicazione di ultimare la bonifica entro tre anni – dando due mesi tempo alla Butcher per agire sulle coperture: circa 1.500 metri quadrati di materiale con un indice di degrado elevato, come stabilito dall’azienda sanitaria locale. Ricorso al Tar, accoglimento dell’istanza cautelare con ‘sospensiva’ e appuntamento a maggio per l’udienza di merito, poi saltata perché lo stesso Leonardo Latini ha poi revocato in autotutela il provvedimento: lo scorso maggio la questione fu quindi risolta con la cessazione della materia del contendere. Di mezzo anche l’atto aggiuntivo per consentire alla società di gestire il mattatoio fino al 31 dicembre 2019.

IL COMUNE FORZA PER IL CANTIERE: AZIONE IN DANNO, 44 MILA EURO PER BONIFICA

Il mattatoio

Si replica

Nel contempo il Comune è andato avanti dando il via libera per procedere con l’azione in danno – 44 mila euro per lo smaltimento, se ne occuperà la società di Salini – contro la Butcher. Dall’altro lato non sono rimasti a guardare e a metà marzo è stato depositato il ricorso per impugnare il nuovo atto di Latini: la versione della società è che, in realtà, il Comune sarebbe indebitato nei loro confronti e non per un paio di spiccioli. L’amministrazione tiene il punto basandosi sull’articolo 12 del contratto stipulato nel settembre 1999: tra gli obblighi a carico del concessionario figurava il dover «garantire la costante efficienza funzionale di opere strutturali ed edilizie dei fabbricati nonché delle opere di sistemazione esterna del complesso in argomento, con particolare riguardo alla salvaguardia permanentemente delle necessarie condizioni igienico-sanitarie in ciascun ambiente, per poter continuare ad esercitare l’attività, attraverso tempestiva esecuzione, a propria cura e spese, di adeguati interventi di ripulitura/riparazione/sostituzione delle parti ammalorate». C’è lavoro per Paolo Gennari, legale di palazzo Spada, e Daniele Sterrantino, avvocato amministrativista: in passato è stato più volte consigliere giuridico presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

IL RUP GIORGINI A DICEMBRE PRIMA DELL’ORDINANZA: «PRONTI A PROCEDERE IN DANNO»

Gli edifici con l’eternit

I solleciti a vuoto 

Il Comune ha iniziato a far pressione sulla Butcher – al di là del Tar – quando sono scaduti i tre anni indicati dalla Usl: triplo sollecito il 23 agosto, il 27 novembre e il 3 dicembre 2019, tutti senza esito. In risposta la società laziale ha inviato a pochi giorni dalla scadenza della concessione una relazione sullo stato di conservazione delle coperture in eternit: niente da fare, la Usl ha confermato gli input del 2016 ed i relativi provvedimenti. Da qui si è sviluppata l’ordinanza con 90 giorni di tempo – deadline a marzo – per completare la bonifica: «L’inottemperanza a quanto disposto comporta l’attivazione delle procedure previste dall’articolo 650 del codice penale, con possibilità dell’ente di intervenire con poteri sostitutivi e rivalsa di spese». Così è stato, c’è fretta di aprire il cantiere per il PalaTerni. Intanto la palla passa al Tribunale amministrativo regionale. Appuntamento fissato per martedì.

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