Lo scorso 2 luglio il Carrefour di via Bramante ha dato ufficialmente il via alla sperimentazione che prevede l’apertura del supermercato 24 ore su 24, almeno per tutta l’estate, poi si vedrà . Il fatto, oltre a destare forte curiosità a Terni, non è stato accolto con particolare entusiasmo – se così si può dire – dai sindacati di categoria del commercio, Filcams Cgil, UilTucs Uil e Fisascat Cisl.
L’incontro La posizione è ufficialmente emersa nell’incontro che si è tenuto lunedì scorso presso gli uffici del punto vendita di Terni e che ha messo di fronte l’azienda – rappresentata dal direttore di filiale e dal responsabile risorse umane della catena – e i rappresentanti sindacali. L’azienda avrebbe motivato la decisione con l’esigenza, non solo locale, di incrementare il fatturato e ritagliarsi nuovi spazi nel complesso mercato della grande distribuzione.
Dubbi Di contro i sindacati, all’unisono, si sono detti perplessi della scelta. Di fatto il personale presente nel Carrefour di Terni, una trentina di persone, coprirà la fascia oraria che va dalle 6 del mattino alle 22 di sera. La ‘notte’ vedrà impegnati invece alcuni lavoratori interinali. Ai lavoratori viene chiesto così un sacrificio in più, per il bene dell’azienda e quindi – di riflesso – del proprio posto di lavoro.
«Scelta poco comprensibile» All’unisono i sindacati hanno espresso «perplessità per una scelta attuata a livello nazionale ma che denota una carenza di strategie complessive per sostenere il volume di affari della catena. A maggior ragione quando la cosa riguarda Terni, città a modesta vocazione turistica e dove la scelta di aprire h24 appare ancor meno giustificabile».