Flaminia Terni-Spoleto Si mette mano a curve: conferenza di servizi

Si farà mercoledì 30 marzo: missiva del Mims su input dell’Anas. Si punta su taglio costone roccioso e riprofilatura per l’allargamento del margine interno. Quattro curve coinvolte

Condividi questo articolo su

di S.F.

L’elenco è bello lungo. Ci sono soprintendenza, ministero della transizione ecologica, ministero della cultura, autorità di bacino distrettuale dell’appennino centrale, comando provinciale dei vigili del fuoco di Terni, Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni, Comune di Spoleto, Valle Umbra Servizi, Terna Rete Italia, E-distribuzione, Telecom Italia, Fastweb, Vodafone, Wind telecomunicazioni, Snam rete gas, agenzia regionale forestale umbra e, in qualità di proponente, Anas struttura territoriale Umbria: sono tutti gli enti coinvolti in merito al piano straordinario di potenziamento e riqualificazione della Flaminia per l’allargamento in curva dal km 105+400 in avanti. Fissato l’appuntamento per la conferenza di servizi decisoria, ci sarà il 30 marzo alle 11. Del tema se ne parla da anni.

LA RELAZIONE TECNICA COMPLETA – DOCUMENTO

La richiesta di Anas ed i problemi

L’Anas si è attivata in tal senso lo scorso 21 febbraio chiedendo una conferenza di servizi per l’accertamento della conformità urbanistica del progetto dei lavori. Non solo. In ballo c’è l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio in aree riguardanti sia il territorio comunale di Terni che quello di Spoleto. Il tratto compreso è tra il km 105+400 al 106+700, caratterizzato da diverse curve. Lo scopo? «Migliorare – si legge nel documento firmato dal dirigente del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, l’ingegnere Gianluca Paggi – la sicurezza della circolazione stradale che risente notevolmente della natura montagnosa del territorio, stretto, da una parte, dal torrente Tescino e, dall’altra parte, da pareti rocciose molto ripide». La conformazione attuale «rende, infatti, il tracciato piene di curve strette, alcune ‘a gomito’, riduce la visibilità, impone una velocità moderata e un’andatura rallentata e può causare situazioni di pericolo per i veicoli pesanti».

LE NUOVE ROTATORIE IN ZONA SAN CARLO

Cosa si fa? Gli interventi

In sostanza è previsto l’allargamento del margine interno della carreggiata della curva «oltre al limite della quale non si prevedono modifiche geometriche». Sono quattro i tratti interessati. Già avviata la procedura di valutazione preliminare di assoggettabilità a Via. L’appuntamento è fissato al ministero a fine marzo. Della progettazione definitiva ed esecutiva se ne è occupata la Cooprogetti società cooperativa di Gubbio sotto la direzione tecnica dell’ingegnere Lorena Ragnacci. Per due curve (A e D) è previsto il taglio del costone roccioso con riprofilatura e rafforzamento corticale (per la prima) e muro tirantato (la seconda); per le restanti (B e C) ci sarà il rafforzamento e il rifissaggio della rete di protezione esistente con rimozione del materiale frantumato accumulatosi al piede della parete che « determina una parziale limitazione delle visuali libere». Il responsabile del procedimento è l’ingegnere Andrea Primicerio di Anas, mentre a rappresentare palazzo Spada sarà il funzionario tecnico Federico Nannurelli.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli