Terni, rotatoria San Carlo e rampa uscita: serve variante Prg. Le prescrizioni per Anas

Conferenza di servizi chiusa a settembre, è in arrivo l’ok del Comune per procedere alla necessaria variante per il nodo B. Riguarda l’adeguamento dello svincolo per la frazione

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di S.F.

La presa d’atto del verbale conclusivo della Conferenza di servizi – 14 settembre 2021, la precedente era del 2013 – e dell’acclaramento del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili per l’approvazione dei lavori di adeguamento dello svincolo di San Carlo, a Terni, proposto dall’Anas. Con ratifica del parere favorevole del Comune utile alla necessaria variante urbanistica per procedere: dopo mesi di silenzio torna al centro dell’attenzione – in arrivo il confronto in I commissione consiliare – la trasformazione viaria prevista lungo la Flaminia con realizzazione di un doppio nodo. Ad occuparsene in prima battuta è il funzionario tecnico Federico Nannurelli.

LE POLEMICHE DEL 2015

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I due nodi

Lunga storia. Il doppio nodo

Il progetto è stato aggiornato rispetto al lavoro originario di un decennio fa ed è stato trasmesso al Comune lo scorso marzo. Poi nuova conferenza di servizi decisoria e raccolta di pareri sull’opera: l’obiettivo è adeguare e migliorare in termini di sicurezza lo svincolo a raso esistente che, al momento, consente di svoltare a sinistra in direzione di Collelicino su una corsia di ‘accumulo’ per chi proviene da Terni e solo a destra per chi giunge da Spoleto. «Tale configurazione – si legge nel documento istruttorio – ha comportato problematiche relative al collegamento dell’abitato di San Carlo con la strada statale e, in particolare, relative alla pericolosità dell’incrocio per l’elevato tasso di incidentalità registratosi nell’intersezione stessa». Dunque si cambia: rotatoria con diametro da 45 metri in corrispondenza dell’incrocio odierno e, poco più avanti verso Terni, una rampa di uscita monodirezionale con corsia di 4 metri affiancata da banchine laterali di 1 metro che, mediante sottopasso, «si collega con strada San Carlo» attraverso un incrocio a raso a rotatoria. Il responsabile progettuale per Anas è l’ingegnere Andrea Primicerio.

IL PROGETTO DEFINITIVO DI ANAS

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Stabilità, archeologia e interferenze

In sede di conferenza di servizi sono diverse le indicazioni giunte in merito al progetto. In primis dall’Autorità di bacino distrettuale dell’appennino centrale: «Il progetto deve essere integrato da un adeguata valutazione della stabilità del versante corredata da un congruo numero di verifiche di stabilità in corrispondenza dei tratti dove sono previsti sbancamenti, ipotizzando le condizioni ante, in corso e post operam». C’è poi la soprintendenza che ha messo nel mirino l’occupazione dell’area agricola ed un suggerimento per il secondo nodo (non quello riguardante l’incrocio esistente): «Valutare una nuova soluzione con immissione diretta sulla rotatoria». E c’è anche l’aspetto archeologico: «Si è rilevato che, non essendosi mai indagata mediante scavi archeologici e prove non invasive l’area attraversata dalla strada di San Carlo, sussiste un rischio non trascurabile di intercettare evidenze di interesse archeologico specificatamente nel corso di lavorazioni di scavo e movimento terra riguardanti la realizzazione del nodo B». In sostanza l’Anas dovrà produrre uno schema di posizionamento dei saggi archeologici prima di avviare i lavori. Dal servizio urbanistica, riqualificazione urbana e politiche della casa della Regione è arrivato un altro input: «Non conformità delle opere alle previsioni urbanistiche vigenti del Comune di Terni». Risultato? Specifica variante per il nodo B. Occorrerà poi spostare la linea di media tensione che interferisce con la nuova rotonda. Anche il Sii ha fatto presente che ci sono un paio di questioni da sistemare a causa delle interferenze con la propria rete. Per quel che concerne gli espropri non ci sono osservazioni o contestazioni da parte dei soggetti coinvolti. Nel novembre 2020 fu annunciato da Comune e Regione che la doppia opera sarebbe partita nella primavera del 2021. Non è proprio andata così. Per ora si procede con la ratifica del consiglio.

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