
Truffa del ‘finto maresciallo’, ci risiamo. I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Terni e della stazione di San Gemini hanno arrestato due 49enni – S.D.C. di Napoli e G.R. di Acquasparta – per il tentato colpo ai danni di un’anziana.
A spiegare cosa è accaduto è l’Arma stessa: «Un sedicente maresciallo dei carabinieri contatta la vittima sull’utenza fissa dell’abitazione, rappresentando che il figlio dopo aver investito un pedone è in stato di fermo e per poter essere liberato deve essere pagata una somma, in questo caso 10 mila euro, in denaro o equivalente in monili d’oro, da consegnare a un incaricato che si presenta per il ritiro a domicilio». Ma l’86enne si è insospettita e ha avvisato il nipote che, a sua volta, ha segnalato il fatto al 112.
Il comandante della stazione carabinieri di San Gemini – Fabio Iucci – ha raggiunto l’anziana per assicurarsi della situazione, mentre i carabinieri della Sezione operativa di Terni si sono appostati fuori l’abitazione. I militari hanno notato «passare nella via una Fiat Panda con a bordo due persone che si allontanava e poi transitava nuovamente di fronte alla casa della vittima. Capito che gli occupanti stavano facendo un sopralluogo preventivo prima di presentarsi per il ritiro dei soldi – spiega la nota -, i militari intervenivano fermando il veicolo condotto dall’uomo. Nonostante entrambi, inizialmente, negassero il coinvolgimento nella truffa, i carabinieri procedevano alla perquisizione personale e veicolare. Proprio questa attività permetteva di riscontrare che sul cellulare della donna vi era attivo il tracciato gps con impostato il civico della vittima». Poi l’arresto per il concorso nel tentativo di truffa. Il giudice del tribunale di Terni lo ha convalidato il giorno successivo: per l’uomo c’è il divieto di dimora nella provincia di Terni, per la donna l’obbligo di firma giornaliero.