di S.F.
Predisposizione tariffaria idrica per il quarto periodo regolatorio 2024-2029, in casa Sii chiusa la quadra. Con tanto di invio della proposta e della relazione di accompagnamento – materiale tecnico e abbastanza complesso da ‘leggere’, sotto pubblichiamo il documento integrale con cifre e spiegazioni – ad Auri: pronto il piano quinquennale che, ora, passerà nelle mani di Arera (l’Autorità nazionale) per l’eventuale approvazione.
L’AGGIORNAMENTO TARIFFARIO: PROPOSTA E RELAZIONE – DOCUMENTO INTEGRALE (.PDF)

I valori per la determinazione tariffaria sono adottati per l’invio ad Auri e poi ad Arera. Di mezzo c’è anche il piano economico-finanziario ed il vincolo ai ricavi del gestore che «ciascun gestore dovrà applicare in ciascun ambito per le singole annualità del periodo 2024-2029, fatta salva la possibilità di eventuali aggiornamenti». Ovviamente la questione ha interessato anche gli altri sub-ambiti del territorio regionale. Passiamo ai numeri, a partire dalle agevolazioni tariffarie prevista per singolo anno: messo nero su bianco un valore di 300 mila euro per le categorie sociali economicamente svantaggiate. Le firme sulla deliberazione del consiglio direttivo Auri sono del presidente Andrea Sisti e del dirigente Giuseppe Rossi.
LA DELIBERA APPROVATA. ORA PALLA AD ARERA

L’affidamento Sii scadrà il 31 dicembre 2032 e sono 32 i Comuni interessati dal calcolo del moltiplicatore tariffario: «In merito all’istanza relativa al riconoscimento dei maggiori costi di energia elettrica 2022, l’Auri ha valorizzato nei conguagli 2024 i costi energetici 2022 eccedenti il limite tariffario accogliendo il piano di efficientamento energetico proposto dal gestore e riconoscendo il picco straordinario del mercato energetico che si è registrato nel 2022», si legge nella relazione. Gli investimenti previsti tra il 2024 il 2029? Si parla di circa 120,8 milioni di euro, dei quali 26 provenienti da finanziamenti pubblici (Pnrr in primis) e 81 a carico del Sii. Un elemento fondamentale della partita è, giocoforza, il costo dell’energia elettrica: «Il gestore Sii SCpA non ha conseguito un risparmio nei consumi di energia elettrica per il biennio 2024-2025», viene specificato. Il prezzo medio unitario applicato ha un valore di 0,1827.

Interessante – e anche di facile comprensione – la tabella che riassume il conto economico previsionale 2024-2032 per il Sii. A partire dai ricavi da tariffe: per il 2024 sono 44,4 milioni di euro, poi 47,6 nel 2025 e 50,6 milioni nel 2026. Nell’ultima annualità si arriva ad una cifra di 52,8 milioni di euro. I costi operativi oscillano tra i 29,6 ed i 32,8 milioni di euro. In aumento anche il risultato di esercizio previsto: dai 2,1 milioni di euro del 2024 fino ai 6,7 nel 2031. Numeri diversi invece per quel che concerne il rendiconto finanziario 2024-2032 (pubblichiamo entrambi gli schemi): i ricavi da tariffa Sii in questo caso (al netto del fondo nuovi investimenti) sono 51 milioni di euro per l’anno in corso, 52,3 per il 2025 e 52,8 per il 2026.
Infine un dettaglio sul cosiddetto ‘delta fanghi’: «Gli oneri aggiuntivi per lo smaltimento dei fanghi da depurazione sono considerati in tariffa come costi operativi aggiornabili a copertura dell’incremento, determinatosi a partire dal 2017, del costo di smaltimento e trasporto dei fanghi da depurazione e non gestiti attraverso i conguagli da inserire nella componente Rctot. Si tratta dei maggiori costi del 2022 e del 2023 rispetto al 2017 da riconoscere secondo la regola consolidata del metodo tariffario nell’anno (n+2) e cioè rispettivamente nel 2024 e nel 2025».