Terni, Uiltemp: «Salari, diritti e dignità dei lavoratori in regresso»

Congresso regionale per il sindacato che si occupa dei contratti a tempo. Focus anche sui somministrati

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di F.L.

A tempo determinato, di apprendistato, intermittenti, a chiamata, part-time, part-time involontario, contratti atipici, co.co.co: sono solo alcune delle tipologie dei contratti a termine comunemente usati nel mondo del lavoro. Tutti uniti da un unico comune denominatore, la discontinuità economica. Di questi contratti, e delle migliaia di lavoratori che anche in Umbria si ‘nascondono’ dietro di essi, si è parlato giovedì mattina a Piediluco nel corso del IV congresso regionale della Uiltemp Umbria. Alla presenza della segretaria generale, Lucia Grossi, l’evento è stata l’occasione per riflettere su un problema dilagante attraverso lo slogan ‘Lavoro, quale?’.

I numeri

«Una ricerca di mercato – ha sottolineato durante la sua relazione il segretario regionale della Uiltemp, Roberta Giovannini – evidenzia che in Umbria tra il 2019 e il 2021 si sono persi 4 mila posti di lavoro, ma ad oggi l’occupazione è in aumento, con un tasso di crescita dell’1,7% e continua affermando che la prevalenza degli occupati ha un contratto a tempo determinato, numero in crescita, purtroppo, a causa degli aumenti energetici e delle materie prime che travolgono le imprese che generano un’ulteriore incertezza nella stabilità occupazionale. I diritti, le retribuzioni salariali e la dignità dei lavoratori sono in regresso. A quanto appena detto, dobbiamo aggiungere che gli aumenti contrattuali non sono in linea con l’inflazione, che oggi viaggia al 6%». Un capitolo a sé Giovannini lo ha poi dedicato ai lavoratori in somministrazione, «che nelle aziende operano al fianco dei diretti, ma che troppo spesso si sentono lavoratori di serie B».

Il ruolo del sindacato

«Le rsu svolgono un ruolo fondamentale, perché fanno sì che per questi lavoratori sia possibile integrarsi e sentirsi parte di un progetto aziendale» ha detto ancora la segretaria, che ha poi sottolineato «il crescente tesseramento» della Uiltemp Umbria – che vanta una segreteria tutta in ‘rosa’ -, anche grazie agli accordi siglati con altre categoria, una crescita che ha garantito la sua presenza in diverse realtà aziendali della regione, tra cui, a Terni, l’Eskigel. Nella realtà produttiva di Maratta «l’impegno profuso – ha proseguito – ha costretto il governo al riconoscimento della revisione dell’aumento contributivo aziendale dello 0,5% applicato ad ogni rinnovo contrattuale, che generava un turn over esagerato di lavoratori, spesso ingiustificato». Nel complesso è stato «fatto molto ma dobbiamo fare di più – ha evidenziato la segretaria Uiltemp -, perché troppi sono i lavoratori e le lavoratrici invisibili, come i riders, i lavoratori a nero, i collaboratori sportivi, i lavoratori dello spettacolo e tanti altri che purtroppo non possono rivendicare alcun diritto».


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