Terni, Villa Manassei verso il restauro con diversi vincoli – Fotogallery e video

In arrivo fondi da 150 mila euro grazie al Pnrr. Ma l’investimento è ben più corposo: in campo una società agricola

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Facciate, cappella privata, stemma della famiglia e fontana. Tutte con vincolo della soprintendenza. Per gli interni la questione è diversa e c’è più margine di manovra. Si parla di villa Manassei – in passato conosciuta anche come villa Materno – di Colle dell’Oro, in strada di Rosaro: è su questo immobile che da tempo si è concentrato il progetto di una società privata, la società agricola Conte Giovanni Manassei srl. Il progetto di restyling è in itinere e di mezzo c’è anche un finanziamento Pnrr da 150 mila euro. Una storia interessante e particolare considerando i soggetti che, nel corso del tempo, hanno avuto a che fare con la struttura.

VILLA MANASSEI, 150 MILA EURO DAL PNRR: I DETTAGLI 

Manassei, Poletti e Windsor

Oltre 1.000 metri quadrati su quattro piani. C’è già qualche parte di fatto già abitabile, in particolar modo un appartamento al piano terra abitato fino al 2008 dall’ultima discendente della famiglia ternana (da quanto risulta già proprietaria dell’immobile a metà ‘800), vale a dire la contessa Maria Amalia Manassei di Collestatte. La villa è stata proprietaria nel corso negli anni degli Spada, dei Colantoni e quindi dei Manassei, con tanto di intervento dell’architetto modenese Luigi Poletti per l’erezione dei bassi corpi laterali nell’Ottocento ed i disegni riguardanti il progetto della cappella privata. In tempi non troppo lontani – c’è anche un passeggino con scritte in inglese e altri oggetti appartenenti a loro – qui ha vissuto anche un esponente della famiglia Windsor con la famiglia. Storia interessante e in gran misura ancora da scoprire, come messo nero su bianco da Michele Benucci nella relazione storico-artistica.

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