Terremoto, solidarietà che diventa business

Agli alberghi che ospitano chi ha dovuto lasciare la propria casa vanno dai 25 ai 40 euro al giorno: nella categoria serpeggia il malumore per le scelte

Condividi questo articolo su

di Marco Torricelli

I dati ufficiali, aggiornati a sabato dalla Protezione civile, dicevano che «le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case  per colpa del terremoto e che hanno trovato assistenza in alberghi ubicati fuori dall’area epicentrale sono 1077; in 3194 sono alloggiate in strutture comunali comprese le tensostrutture, tipo tende sociali,  202 in strutture ricettive locali, 366 sono gli assistiti in tende sparse comprese quelle piú piccole montate per gli allevatori».

Mattarella a San Feliciano

Mattarella a San Feliciano

La solidarietà Ammirevole lo slancio di solidarietà che – come sempre accade in situazioni simili – ha caratterizzato la reazione della gente: le iniziative sono scattate subito; fin dal 24 agosto, per poi intensificarsi dopo il 31 ottobre; soprattutto per andare incontro alle prime esigenze di una popolazione colpita in maniera crudele.

LE STORIE RACCOLTE A TERNI – IL VIDEO

Agnese Renzi tra gli sfollati

Agnese Renzi tra gli sfollati

Vicende drammatiche I racconti delle persone ‘sfollate’, le storie personali e collettive che emergono, non hanno fatto che alimentare – per fortuna – il desiderio di assisterle ed aiutarle, per quanto possibile, ad alleviare le sofferenze che caratterizzano questo primo periodo, ma che sono destinate a protrarsi nel tempo.

LE STORIE RACCOLTE A SAN FELICIANO – IL VIDEO

Servizi sociali e CRI assistono gli ospiti a Terni

Servizi sociali e CRI assistono gli ospiti a Terni

Il business Nel contempo, però, ci sono altre storie da raccontare: una è quella nella quale la solidarietà si incrocia con il business. Già, perché per ciascuna di quelle 1.077 persone che – a venerdì – risultavano ospitate negli alberghi e che sono destinate ad aumentare, le istituzioni pagano e continueranno pagare per un periodo di tempo che presumibilmente sarà discretamente lungo – si parla di mesi – una discreta somma. Stabilita con una convenzione, firmata l’8 settembre scorso, tra le Regioni Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, l’Anci, Federalberghi (Confcommercio), Assohotel (Confesercenti) e Associazione italiana alberghi (Confindustria).

LO SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ALBERGHI

enpa-norcia-terremoto-1105-wa0012

Norcia

I dettagli Come si legge nella convenzione, ogni hotel che ospita le persone ‘sfollate’ riceve – e riceverà fino a quando non sarà terminata la fase di emergenza – dai 25 (nel caso di ‘pernottamento e prima colazione’) ai 40 euro (nel caso di ‘pensione completa’) per persona e per ogni giorno. Ecco, quindi, che parlare di business – ovviamente legittimo e gestito in forme regolari – non risulta esagerato.

Le strutture Il fatto, poi, spiega il gestore di una struttura ricettiva ternana, «che si sia portati a privilegiare alberghi (che vengono scelti sulla base delle auto candidature presentate; ndr) che presentano delle caratteristiche ‘logistiche’ particolari; come la vicinanza dalle stazioni ferroviarie e la vicinanza reciproca per non disperdere i gruppi provenienti dalle stesse località, per esempio;  determina (e da qui i ‘mal di pancia’ di gestori di strutture ricettive; ndr) il ‘taglio’ di tutta una serie di alberghi, senza trascurare il fatto che le strutture extra-alberghiere, per esempio a Terni, sono fuori dal giro, a vantaggio di altri».

terremoto- San Pellegrino vigili del fuoco

Si lascia la propria casa

Pieni e vuoti Tanto che, fa notare l’albergatore, «si stanno portando le persone provenienti dalle zone terremotate in strutture che, per la loro posizione, durante la settimana avevano già una buona percentuale di camere impegnate dalla ‘clientela business’, quella cioè che raggiunge Terni per motivi di lavoro, e che adesso saranno piene anche nei fine settimana; mentre si lasciano vuote quelle già penalizzate. Senza dimenticare che la presenza di interi nuclei familiari provenienti dall’area del sisma permette di utilizzare camere triple e quadruple che, proprio per le caratteristiche del ‘cliente medio’ degli alberghi ternani, normalmente è meno sfruttata. E che garantiscono una ‘resa’ economica più elevata».

 

 

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli