Tk-Ast e sindacati: nuove tensioni

Le Rsu: «Parlano di sicurezza e ci lasciano fuori». Nuovo ‘bonus’ per uscire in arrivo?

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di M.T.

La giornata era iniziata bene. Con un seminario tematico sulla sicurezza, organizzato dall’Ast nella biblioteca aziendale, che per l’ottantina di studenti che vi hanno preso parte è stato decisamente interessante.

Il seminario

Il seminario

Gli studenti Hanno ascoltato con attenzione dirigenti e studiosi – e alla fine hanno pure fatto delle domande interessanti – parlare di quanto sia «importante che tutti coloro che operano in questo contesto tengano comportamenti sicuri» e di come «ogni episodio, soprattutto qualsiasi ‘mancato incidente’ (i termini con i quali si descrive una possibile situazione di rischio; ndr) viene immediatamente segnalato ed entra a far parte, grazieanche agli strumenti informatici, del patrimonio condiviso». Ma anche dei pericoli che si corrono se «non si segnalano quegli errori umani, che fanno parte delle componenti di rischio e che devono invece entrare a far parte di quel patrimonio confiviso, perché solo così si migliorano le condizioni di sicurezza».

Gli studenti in visita

Gli studenti in visita

Morselli Poi, prima di essere acompagnati in una visita guidata alla Società delle Fucine, gli studenti hanno incontrato l’amministratore delegato, Lucia Morselli, che ha rivolto loro un saluto decisamente poco convenzionale, ma anche un messaggio chiaro: «La qualità dei relatori – ha detto loro – dimostra quanta importanza viene data alla vostra presenza, perché voi rappèresentate un valore assoluto per la comunità. Anche per questo – li aveva guardati a lungo – ci aspettiamo grandi cose da tutti voi».

 

3Sindacati contrariati Poi, però, la giornata si è guastata: le Rsu di Ast, infatti, non l’hanno presa bene. Per niente. L’incipit della loro nota, per la verità è soft, visto che «prendono atto dell’adesione ufficiale da parte di ThyssenKrupp alla giornata mondiale sulla sicurezza ed ambiente nei posti di lavoro e del convegno che si è tenuto presso la biblioteca aziendale alla presenza di numerosi studenti e dell’amministratore delegato di Ast». Ma poi la musica cambia.

 

«Lasciati fuori» Le Rsu, poi, dicono di ritenere «grave la mancata informazione preventiva e il mancato invito a partecipare ad un evento di straordinaria attualità e importanza, soprattutto dopo essere stati invitati al workshop 6S che si è tenuto all’auditorium aziendale alla presenza del responsabile dell’ente salute e sicurezza della ThyssenKrupp Materials, Kay Daume in data lunedì 16 marzo, dove abbiamo avuto modo di evidenziare numerose problematiche ed eventuali soluzioni di ambiente e sicurezza relative all’intero stabilimento».

1«Ci isolano» Le Rsu, insomma, «registrano ancora una volta un evidente volontà di isolare le organizzazioni sindacali e gli stessi lavoratori, dall’esprimere dal loro punto di vista un pensiero puntuale e realistico sulle materie in oggetto, evidenziando ancora il messaggio della non condivisione di obiettivi comuni finalizzati alla tutela e miglioramento delle condizioni ambientali e di sicurezza all’interno dello stabilimento».

Nuovo scontro Già che ci sono le Rsu fanno sapere che si sono incontrate con la direzione aziendale «per esaminare e discutere le problematiche del reparto Acciaieria. Dalla discussione, rispetto a nostre specifiche questioni evidenziate in merito a carenza di rimpiazzi, monte ore straordinari, stesura di nuove pratiche operative per alcune specifiche mansioni e problemi generali di sicurezza per l’intero reparto» e che «nonostante alcuni impegni presi da parte dell’azienda in materia di ambiente e sicurezza, valutano complessivamente non positivo il nuovo processo organizzativo del reparto».

La Tk-Ast

La Tk-Ast

Le criticità Le Rsu fanno infatti sapere che «registriamo ritardi nella risoluzione di problematiche di sicurezza già denunciate; riteniamo tale assetto organizzativo non sufficientemente dimensionato nel poter garantire almeno un milione di tonnellate; riteniamo che l’azienda, per un reparto cosi strategico e fondamentale per l’intero sito, con tutte le sue criticità dal punto di vista ambientale e di sicurezza, dopo il pesante ridimensionamento avvenuto con l’applicazione del piano aziendale, debba prontamente affrontare e risolvere tutte le problematiche di sicurezza sollevate dalla delegazione sindacale».

«Niente verbale» Inoltre, denunciano le Rsu, «in seguito ad una nostra specifica richiesta, registriamo un indisponibilità da parte della direzione aziendale a dare sostanza attraverso uno specifico verbale di riunione degli impegni da loro stessi assunti in forma verbale». E insomma: verificheranno in questi giorni se l’azienda manterrà gli impegni assunti al tavolo. «In mancanza di ciò – minacciano – ci vedremo costretti ad intraprendere tutte quelle iniziative necessarie a tutelare i lavoratori».

Francesco Perciavalle

Francesco Perciavalle

Storie e altre storie Dopo il saluto, con ‘bonus’, di Stefano Andreatta – che tra qualche giorno prenderà servizio alla Berco – si registrano altri movimenti, stavolta ‘interni’, che fanno discutere: Rossana Buglioni è stata trasferita, dall’ufficio del personale – che era guidato da Arturo Ferrucci, sospeso in seguito all’inchiesta Do ut Des e che ora ha come ‘numero uno’ Francesco Perciavalle – a quello che si occupa di qualità. Tutte le funzioni dell’ufficio del personale sarebbero ora in capo a Perciavalle. Altro motivo di fibrillazione per i sindacati, che dai primi confronti con lui non sono usciti particolarmente rassicurati, mentre ‘radio fabbrica’ è tornata a lanciare messaggi in codice: si potrebbe profilare una nuova proposta di buonuscita, con un incremento rispetto agli 80 mila euro che hanno provocato un’autentica ‘fuga’ di addetti nei mesi scorsi. Stavolta l’emorragia potrebbe essere fatale.

 

 

 

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