Tk-Ast, la produzione di ‘caldo’ è in calo

Terni, tutti gli impianti del gruppo saranno fermi dal 10 al 23 agosto: il milione di tonnellate si allontana

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di M.T.

Una novità dopo l’altra. Adesso l’Ast non comunica più ai sindacati i dettagli relativi al programma di produzione mensile.

Antitrust La spiegazione offerta alle Rsu, martedì mattina, è stata che i numeri precisi non si possono divulgare per delle norme previste dall’Antitrust e, quindi, si è rimasti sul vago: a giugno, quindi, il repatto Acc produrrà circa mille tonnellate in meno del mese scorso (erano state 85 mila), con la possibilità di uno ‘scarico’ – cioè di fermate degli impianti – per un totale di nove turni. Alla Lac, invece, sono previste 4.400 tonnellate in più, con la saturazione degli impianti. L’area ‘a freddo’ sarà sostanzialmente sugli stessi standard di maggio, mentre per il Centro di finitura sono previste circa 2.000 tonnellate di produzione in più. Di Titania si sa già – quasi – tutto: manca solo la sentenza finale.

Un milione Il problema è, però, che con questo trend, sarà difficile raggiungere quel milione di tonnellate di produzione di acciaio colato di cui si parla espressamente nell’accordo firmato il 3 dicembre dell’anno scorso al Mise: un accordo, peraltro, mai messo effettivamente a verifica, ma che secondo il ministro Federica Guidi ha determinato «un caso successo».

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La parte dell’accordo del 3 dicembre 2014 in cui si parla della produzione

La fermata estiva Soprattutto perché, la comunicazione è arrivata nel pomeriggio di martedì, tutto quello che a Terni sta sotto le insegne di Ast sarà fermo dal 10 al 23 agosto. Proprio tutto fermo. Forni di fusione, area a caldo e a freddo, Società delle fucine, Tubificio. Tutti in vacanza. Poi si vedrà.

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