I lavoratori della Tk-Ast «hanno diritto a risposte da governo e azienda, visto che dopo la sigla dell’accordo di
dicembre, avremmo dovuto affrontare tutti i punti dell’intesa, dagli incentivi all’esodo agli investimenti previsti per quattro anni, ma il confronto si è interrotto dopo solo due incontri».
Il sindacato A dirlo è l’Ugl metalmeccanici, che martedì ha riunito a Terni il direttivo provinciale, al quale hanno preso parte il nuovo segretario generale di categoria, Antonio Spera e quello nazionale con delega alla siderurgia, Daniele Francescangeli.
Il dialogo Secondo l’Ugl «è necessario che il dialogo sia costruttivo e costante con l’azienda, con le istituzioni locali, e soprattutto, con il governo che è stato garante dell’intesa. I lavoratori – secondo Spera e Francescangeli – vogliono
certezze ed è giusto, dopo mesi di dure battaglie e di sacrifici economici, dare loro delle risposte».