La sortita è stata sorprendente: «Va tutto bene, abbiamo messo in sicurezza lo stabilimento, raggiunto e superato tutti gli obiettivi, riportato l’Ast in quello che è il suo ruolo naturale». Ma, soprattutto, «tutto questo è stato possibile grazie ai sindacati».
LUCIA MORSELLI DURANTE LA MESSA DI PASQUA ALL’AST – IL VIDEO
L’imbarazzo Lucia Morselli parlava e i, pochi, sindacalisti presenti alla messa di Pasqua in fabbrica si scambiavano occhiate strane. Lei diceva che «i sindacati sono uno stimolo costante ed il rapporto con l’azienda è decisivo» e loro pensavano agli incontri richiesti – a livello locale e nazionale – e mai concessi e si chiedevano se, per caso, fosse sfuggito loro qualcosa.
LA MESSA ALLE ACCIAIERIE – LE FOTO
La replica Il giorno dopo, infatti, ecco che arriva la replica: «La domanda che ci si pone – dice un rappresentante delle Rsu – è di quale stabilimento parlasse, Lucia Morselli. Di quello di Terni no, di sicuro. Visto che – annuncia – siamo stati costretti a rivolgerci alla Usl2, mercoledì scorso, per chiedere il loro intervento. Stiamo aspettando la risposta per organizzare una serie di visite in fabbrica e stessa cosa faremo, al più presto, con un esposto che presenteremo all’ispettorato del lavoro. Perché la situazione, nei reparti, è ormai insostenibile».
L’organizzazione I segnali di allarme, che quasi quotidianamente vengono lanciati «sono sistematicamente ignorati – dice il sindacalista – e l’ad ci ha fatto sapere che lei si fida dei responsabili nominati nelle varie aree e che loro sanno che, in caso di errore, pagheranno. Ma a noi non basta, perché a rischio c’è l’incolumità dei lavoratori, oltre al fatto che in queste condizioni a risentirne è anche la produzione».
I volumi Secondo le Rsu, infatti, «il timore è che, stanti le continue fermate; non imputabili ai lavoratori, ma a problemi strutturali; alle quali sono sottoposti gli impianti, la produzione ipotizzata non si possa raggiungere, ma il confronto con l’azienda ci viene costantemente negato e anche per questo, quindi, le affermazioni fatte domenica dall’ad risultano incomprensibili».