Tolo Tolo, un ternano sul set: «Vi racconto Zalone»

Lo stuntman Alessandro Simula ha lavorato per un mese al nuovo film del comico. Alle spalle una lunga esperienza come pilota acrobatico

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di F.L.

Quasi 9 milioni di euro incassati solo nel primo giorno di programmazione, l’Italia divisa in due tra detrattori ed estimatori. Nuovi record per Checco Zalone grazie al suo ultimo film (il primo da regista) Tolo Tolo, una pellicola che – nel suo piccolo – ‘parla’ anche un po’ ternano. Lo deve ad Alessandro Simula, stuntman di 49 anni.

«Sopra di me 80 comparse»

È a lui infatti che è stato affidato il compito di realizzare e guidare quel camion in cammino nel deserto, carico di bagagli e di tuareg, che spicca sulla locandina del film, oltre che ovviamente in molte scene. Tanto da essere ormai diventato quasi un simbolo del film stesso. «Abbiamo girato per un mese, tra il marzo e l’aprile scorso, a Merzouga, nel deserto del Sahara, in Marocco» racconta ora Simula. «È stata un’esperienza per me molto bella sia dal punto di vista professionale che umano, ma anche faticosa e di responsabilità, in quanto, anche se guidavo a non più di 20 chilometri orari, sopra al mezzo c’erano ben 80 comparse» sottolinea. Velocità ben diverse rispetto alle quali è abituato a guidare, ma visto l’ingente carico, la guida nel deserto e le frenate improvvise richieste dal copione era indispensabile che tutto filasse nel massimo della sicurezza e nessuno si facesse male. E così è stato.

Zalone sul set: «Genuino e brillante»

«In altre scene ho anche guidato un mezzo militare» continua il 49enne, per cinque settimane parte della troupe di 120 persone che ha contribuito alla realizzazione del film. Ma come è stato lavorare con il comico più discusso del momento? «Luca (il nome vero di Checco Zalone, che di cognome fa in realtà Medici, ndr) è come lo vediamo al cinema o in tv – spiega Simula -. Sul set si respirava una tensione sana, d’altronde Tolo Tolo è il suo primo film da regista, ma ha dimostrato di essere una persona brillante e intelligente, dalla battuta pronta e dai molti aneddoti. Insomma è uno naturale, non un personaggio costruito».

La storia del pilota 49enne

Non la prima esperienza sul set per Simula, che come pilota acrobatico tra le sue esperienze annovera anche la partecipazione al film Gomorra, oltre che a spettacoli nelle fiere e nei parchi tematici, come il Movie Park di Bottrop, vicino Düsseldorf, e il Tusenfryd di Oslo. «Sono nato ad Alghero – spiega ancora lo stuntman -, ma sono arrivato a Terni nel 2003 per lavorare come autista, dunque sono un ternano d’adozione a tutti gli effetti, poi la mia passione per i motori, cinque anni fa, è sfociata in un vero e proprio lavoro. Hanno visto che ero portato e così ho iniziato a lavorare nel settore, prima saltuariamente e poi sempre più assiduamente, grazie al Team Folco e alla Stuntmansquad, la stessa società che mi ha permesso di lavorare con Zalone». Tra testa coda, guida sulle due ruote e parcheggi acrobatici, quello di Simula è un lavoro all’insegna del brivido. «La paura, quella sana, c’è sempre quando lavoriamo, è quella che aiuta ad essere concentrati e a chiudere un’acrobazia o il primo ciak sul set. Ma da fuori – conclude – spesso il nostro lavoro sembra più pericoloso di quanto lo sia realmente».

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