Trafomec: «Si rischia punto di non ritorno». Via la corrente

L’sos di Fiom Cgil e Fim Cisl: «Proprietà cinese sparita da mesi. In oltre 70 famiglie nell’incertezza»

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«La vertenza Trafomec rischia di arrivare a un punto di non ritorno». A lanciare l’allarme sono Nico Malossi (Fiom Cgil) e Andrea Calzoni (Fim Cisl): «Martedì 16 agosto alle 9 il gestore Era staccherà la corrente elettrica all’azienda di Tavernelle», spiegano i sindacati. «Una situazione paradossale in un’azienda che ha ancora ordinativi, ma la cui proprietà cinese è sparita da mesi lasciando oltre 70 famiglie nella più totale incertezza e senza tre mensilità e mezzo di stipendio». Organizzato un presidio per il 16 agosto a partire dalle 8: c’è l’invito alle istituzioni locali per intervenire.

La presa di posizione della Regione

Nel pomeriggio arriva la nota di palazzo Donini per far sapere che c’è «profonda preoccupazione» da parte dell’assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni. «Nel corso dell’incontro dello scorso 5 luglio tra Regione Umbria e organizzazioni sindacali, viene ricordato, i rappresentanti dei lavoratori hanno illustrato una situazione non più sostenibile a causa delle difficoltà di relazione con la proprietà che, tra l’altro, rendono molto complessa anche l’attivazione degli ammortizzatori sociali. A seguito dell’incontro la Regione ha immediatamente attivato il ministero dello Sviluppo Economico, con richiesta di interessare tutte le competenti autorità, nazionali e diplomatiche, al fine di richiamare alle proprie responsabilità la proprietà cinese di Trafomec. Continuiamo a seguire la situazione con particolare attenzione confermando la disponibilità a mettere ed attivare la strumentazione regionale disponibile con l’obiettivo di assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro e la continuità delle produzioni, invitando al tempo stesso la proprietà ad assumersi rapidamente le proprie responsabilità».

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