Non solo modifiche di orario e tempi di percorrenza più lunghi per chi è diretto nella Capitale, il 2025 porta con sé, per i pendolari che viaggiano in Umbria, anche un aumento del costo dei biglietti dei treni.
Lo prevede il contratto di servizio 2023/2032 firmato da Regione Umbria e Trenitalia, che dal 1° gennaio ha programmato un incremento delle tariffe del 6%. Numeri nella media, viene sottolineato dal gruppo Fs, lontani certamente – viene da aggiungere – dal +15% registrato ad esempio in Abruzzo, ma anche dal +2,5% annunciato in Liguria, aumento che la nuova giunta regionale ha però deciso nel frattempo di congelare.
Con il nuovo anno, stando alle nuove tariffe, per un viaggio Terni-Perugia in regionale (o regionale veloce) in seconda classe si spendono ad esempio 9,35 euro a tratta, che passano a 41,60 euro con un abbonamento settimanale, a 120,70 euro per il mensile e a 1.138,30 euro per l’annuale.
Da Terni a Spoleto – nella stessa tipologia e classe di treno – si spendono 4,30 euro a tratta, 23 euro per l’abbonamento settimanale, 70,5 euro per il mensile e 629,50 euro per l’annuale. Sempre dalla città dell’acciaio a Orvieto viaggiando in regionale si spendono 8,10 euro a tratta, 37,40 euro per l’abbonamento settimanale, 110,60 euro per quello mensile e 1.034,80 euro per l’annuale. Prezzi che ovviamente lievitano qualora si voglia includere anche il viaggio in intercity.
Intanto il 7 gennaio hanno preso il via i lavori di manutenzione programmati da Rfi sulla linea direttissima Firenze-Roma, in programma fino al 4 marzo, mentre dal 9 gennaio al 7 maggio saranno effettuati altri lavori di manutenzione sulla linea. I cantieri comporteranno per 82 treni modifiche di orario con bus sostitutivi, soppressioni e, in molti casi, spostamenti dalla direttissima alla linea lenta, con maggiori tempi di percorrenza.
Dunque, anche se i lavori non interesseranno direttamente i binari umbri, si prevedono nuove settimane di passione per i pendolari della regione, in particolare per coloro che ogni giorno si recano nella Capitale per lavoro. In particolare, ha reso noto Fs, dal 9 gennaio al 4 marzo, per i treni regionali in servizio tra Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma, Firenze-Foligno, Firenze-Borgo S. Lorenzo (via Vaglia e via Pontassieve), dall’Umbria verso Roma, Viterbo-Orte-Roma, Rieti-Roma sono previste cancellazioni o limitazioni dei servizi, i tempi di percorrenza avranno un incremento fino a 10 minuti e ci saranno modifiche di orario anche con partenze anticipate o posticipate. Previste alcune ripercussioni anche per i treni delle FL1 linee Orte–Fiumicino Aeroporto, FL2 Roma–Tivoli e FL7 Roma–Formia.
Dal 9 gennaio al 7 maggio per i treni regionali in servizio tra Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma, Firenze-Foligno, Firenze-Borgo S. Lorenzo (via Vaglia e via Pontassieve), i tempi di percorrenza avranno un incremento fino a 10 minuti e ci saranno modifiche e limitazioni di percorso e di orario anche con partenze anticipate o posticipate.
Dal 7 gennaio al 4 marzo i treni Intercity delle relazioni Milano-Napoli/Salerno/Reggio di Calabria, Prato-Napoli, Roma-Firenze/Prato/Trieste Roma-Ancona/San Benedetto del Tronto/Perugia e i treni Intercity Notte delle relazioni Roma-Trieste/Brennero, Torino-Salerno subiscono modifiche di orario e di fermate. Infine, sempre dal 7 gennaio al 4 marzo, sono previste anche modifiche di orario dei treni.