Un 26enne di Terni รจ stato citato a giudizio dalla procura della Repubblica di Trento per il reato di truffa in concorso. Tutto รจ partito – come riporta il quotidiano L’Adige – dalla denuncia sporta da un imprenditore trentino che sostiene di essere stato vittima di un raggiro incentrato su una maxi partita di mascherine Ffp2, per un valore complessivo di un milione e seicentomila euro. Oltre al 26enne, a processo c’รจ finito un 38enne residente a Milano, entrambi intermediari per la fornitura dello stock composto da 500 mila mascherine. I fatti risalgono al febbraio 2020, fase iniziale dell’emergenza sanitaria da Covid. Secondo quanto contestato dall’autoritร giudiziaria trentina, il professionista ternano e quello milanese – che si definivano ‘soci in affari’ – avrebbero svolto il ruolo di intermediari fra l’acquirente e una societร cinese per completare l’ordine delle mascherine. Il cui prezzo sarebbe lievitato con il passare dei giorni e con l’accentuarsi dell’emergenza sanitaria, e che alla fine l’imprenditore trentino avrebbe liquidato – circa un milione e seicentomila euro fra materiale e spedizioni – ricevendo perรฒ, nonostante le ripetute rassicurazioni, solo 300 mila delle 500 mila mascherine ordinate e, soprattutto, tutte prive del marchio CE che ne avrebbe consentito la commercializzazione in Italia. Ai due ‘soci’ viene contestato di aver fatto perdere gradualmente le proprie tracce, una volta ricevuto il bonifico incassato da una societร di mediazione. Tanto che era stato lo stesso imprenditore trentino a dover organizzare il trasporto della merce in Italia, a differenza di quanto pattuito. Da qui la denuncia agli inquirenti, depositata a fine 2020, e quindi il processo che verrร celebrato di fronte al tribunale di Trento in composizione monocratica.