Treofan, i lavoratori bloccano via Narni: «Per noi non è Natale»

Nuova protesta a Terni a 47 giorni dalla messa in liquidazione. Pressing su Mise e Regione Puglia

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servizio di F.L.

Meno 47 giorni alla possibile conclusione della vertenza Treofan, che rischia di essere drammatica per 142 famiglie, e così i lavoratori lunedì sono tornati a manifestare per tornare ad accendere l’attenzione sulla loro vicenda. Dopo un presidio davanti ai cancelli di piazzale Donegali, hanno bloccato il traffico di via Narni per qualche decina di minuti per sensibilizzare la cittadinanza. Da parte degli automobilisti in attesa colpi di clacson in segno di solidarietà.

IL LIQUIDATORE: «LA PARTITA NON È PERSA. LOTTATE»

Le ultime speranze

Dopo l’incontro del 16 dicembre con il liquidatore, durante il quale non è emerso nulla di nuovo rispetto il mandato datogli da Jindal per il licenziamento di tutti i lavoratori dello stabilimento, le rsu insieme alle organizzazioni sindacali non mollano e non accettano che i dipendenti dell’azienda del polo chimico «vengano considerati dei semplici numeri. La Treofan di Terni e i suoi lavoratori rappresentano l’eccellenza, la qualità e devono essere un orgoglio per il nostro territorio e il nostro Paese» hanno detto. La speranza è che a breve il Mise convochi un nuovo incontro, dopo la richiesta inoltrata dalle segreterie nazionali.

Il ruolo delle istituzioni 

Presenti al presidio il sindaco di Terni Leonardo Latini, quello di Narni Francesco De Rebotti, la senatrice della Lega Valeria Alessandrini, il deputato del Pd Walter Verini e il consigliere regionale della Lega Daniele Carissimi. Il primo ha annunciato di aver inviato una lettera alla Regione Puglia per chiedere delucidazioni in merito ai finanziamenti concessi a Jindal. «Siamo in ritardo su tante cose, tutti ci promettono e nessuno ci dà – il monito arrivato però da un lavoratore -. Il tempo passa e le chiacchiere sono tante ma siamo sempre qui. Natale è per tutti, non solo per loro».

Il vescovo Piemontese: «Spero si possa aprire dialogo costruttivo»

Anche il vescovo Giuseppe Piemontese ha incontrato i lavoratori della Treofan per portare un messaggio di vicinanza e solidarietà: «Tutta la comunità cristiana della Diocesi avverte la gravità di questa situazione – le sue parole – e paventa conseguenze umane e sociali dolorosissime per famiglie, uomini, donne e bambini di tutta la comunità ternana. Vogliamo esprimere la speranza che si possono ancora trovare soluzioni che abbiano come priorità le persone, che hanno contribuito negli anni allo sviluppo e al prestigio dell’azienda e della chimica in questo territorio. Spero che si possa, quanto prima, aprire un dialogo costruttivo tra le parti interessate che favorisca l’avvicinamento delle posizioni verso l’attenzione alla persona, al bene comune, alla dignità del lavoro e dei lavoratori. Come cristiani di questo territorio desideriamo unirci ai lavoratori, ai cittadini e alle istituzioni – conclude – per riaffermare il desiderio di una giusta soluzione della trattativa. Siano di monito e incoraggiamento le parole di Papa Francesco ‘Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non si gioca! E chi, per motivi di denaro, di affari, di guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone’».

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