Treofan, mister Jindal in Italia. Istituzioni umbre all’oscuro e lavoratori in cerca di risposte

Mercoledì incontrerà solo i sindacati di Brindisi. Intanto contatti tra il liquidatore e il fondo lituano

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di F.L.

C’è fermento tra i lavoratori della Treofan dopo che martedì, per vie traverse, sono venuti a conoscenza dell’arrivo in Italia del presidente del gruppo Jindal Films, colui a cui spetta l’ultima parola sul destino del sito. Un viaggio nel Belpaese di cui però sarebbero state all’oscuro innanzitutto le istituzioni, a partire dal ministero dello Sviluppo economico fino a quelle locali, che invece ne avrebbero di cose da chiedere al numero uno della multinazionale indiana, tenuto conto delle due offerte di acquisto del sito attualmente sul tavolo del liquidatore.

Il vertice in Puglia

Jindal, nella giornata di mercoledì, avrà un incontro con le organizzazioni sindacali dei chimici di Brindisi, dove il gruppo ha ancora uno stabilimento nel quale sono previsti investimenti. Un tavolo, questo, di cui sono venuti a conoscenza all’ultimo anche i sindacati ternani, che dopo aver ‘rincorso’ a lungo il presidente durante la lunga e controversa vertenza che ha portato alla liquidazione della fabbrica del polo chimico di Terni, non hanno mai avuto occasione di incontrarlo a tu per tu. Ora bisognerà capire se questa trasferta italiana potrà avere dei riflessi anche sulle trattative con i due soggetti che hanno presentato le offerte per rilevare il sito. Tra questi, quella del fondo di investimento lituano – l’unico progetto che garantirebbe continuità industriale al sito e il riassorbimento di tutti i lavoratori -, i cui rappresentanti nei giorni scorsi avrebbe avuto un incontro con il liquidatore Filippo Varazi e l’amministratore delegato di Jindal Films Europe, Manfred Kauffman. Ma come noto la multinazionale aveva posto come condizione del percorso di reindustrializzazione la non concorrenzialità, dunque un pressing istituzionale e politico, in questo mese di analisi delle offerte, sarà più che necessario, magari approfittando proprio della presenza in Italia di Jindal. Tra l’altro per gli esperti del settore il mercato è in forte incremento, quindi ci sarebbe spazio per tutti.

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