Turismo in Umbria, Regione rifà i conti

Nella seconda commissione si parla di pesante calo dopo la scossa del 30 ottobre, ma la giunta dice che non è vero: «Il trend adesso è positivo»

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Una diminuzione del flusso turistico con picchi del -35.44% di arrivi e -14.49% di presenze dalla scossa dalla scossa del 30 ottobre 2016. Questo il dato più rilevante del documento di valutazione riferito all’attuazione e i risultati conseguiti con la legge unica del turismo in Umbria: l’atto è stato illustrato lunedì mattina nella seconda commissione regionale. Focus sui controlli nelle strutture, sui contributi riconosciuti alle pro loco, sulle iniziative promozionali e sui flussi turistici. «Buoni i risultati dei flussi turistici fino agli eventi sismici di agosto ed ottobre. Nel periodo immediatamente successivo, arrivi e soprattutto presenze hanno subito un forte calo», il responso dei dati del 2016. 

TUTTO SUL TERREMOTO

Flussi post terremoto La relazione è a cura di Maria Rita Francesconi, responsabile del servizio studi e valutazione di palazzo Cesaroni: si tratta di un documento che viene redatto annualmente dalla giunta regionale in adempimento alla clausola valutativa. Evidente come la scia sismica abbia provocato un notevole problema al turismo umbro: è stata evidenziato infatti come dal primo gennaio al 24 agosto si siano registrate variazioni percentuali positive rispetto al 2015 (+7.29% arrivi, +6.39% presenze), mentre dal 25 agosto al 30 ottobre c’è stato il primo calo dei flussi con un -7.93% – 8,31% nelle presenze. Il crollo in seguito al terremoto del 30 ottobre: -35.44% di arrivi e -14.49% di presenze.

Il turismo Nel 2016 si sono registrati 2 milioni 369 mila 196 arrivi e 5 milioni 986 mila 392 presenze, rispettivamente -1.06% e +1.28% rispetto al 2015. Le principali correnti italiane nel 2016 si confermano il Lazio e la Campania, comunque in calo e Lombardia, invece in aumento. Le principali correnti straniere confermano al primo posto i Paesi Bassi, poi Germania, Usa ed il Regno Unito. Nel 2016 si è registrata una forte diminuzione dei flussi provenienti dalla Cina (-27,53% degli arrivi e -14,80% presenze).

I controlli hanno riguardato strutture ricettive, agenzie di viaggio e professioni turistiche. Alla richiesta inviata dalla Regione ai 92 Comuni umbri, 49 di essi non hanno inviato alcuna risposta, i restanti 43 (46,7%) hanno invece risposto alla richiesta di informazioni. Dodici hanno dichiarato di non aver effettuato alcun controllo; due hanno dichiarato di aver effettuato controlli senza specificarne la tipologia; i restanti ventinove hanno invece effettuato controlli, comunicandone la tipologia dell’attività controllata e l’esito. Nel 2016 sono stai complessivamente effettuati 237 controlli, di cui 234 su strutture ricettive e 3 su agenzie di viaggio e turismo.I provvedimenti – tre attività abusive – sono stati quattro.

I contributi erogati alle associazioni pro loco – iscritte all’albo regionale – hanno raggiunto i 40 mila euro. Nello specifico, le pro loco ammesse a contributo, compreso l’Unpli, sono state 66, liquidate al 30 giugno 2017.

Iniziative promozionali «Sono stati selezionati – il sunto – in Italia e all’estero (piano marketing) i maggiori mercati turistici di riferimento per campagne promozionali e di comunicazione. L’azione è stata prevalentemente effettuata sui Paesi Bassi/Belgio e Germania. Nel 2016 c’è stato il passaggio delle funzioni relative all’attività di Film Commission da Sviluppumbria alla Regione. Oltre a puntare alla promozione del territorio quale set di produzioni audiovisive, tra le concretizzazioni di tale attività da registrare il sostegno mediante l’acquisizione di spot di due importanti produzioni cinematografiche. La Regione ha partecipato alla mostra cinematografica di Venezia con un proprio stand. Cosa che ha fatto anche al Festival internazionale del Giornalismo di Perugia, valorizzando il turismo spirituale, della cultura e degli eventi, oltre al turismo della natura/paesaggio/ambiente. Nel periodo natalizio, in collaborazione con il sistema delle imprese e degli Enti locali, la Regione ha provveduto ad una prima campagna di comunicazione, in Italia e all’estero, per limitare i danni indiretti causati dal sisma sui flussi turistici. Sono state anche implementate alcune iniziative interregionali, sia sul tema dei ‘cammini’ che del turismo ‘lento ed esperenziale’, così definiti dal progetto ‘in.IT.inere’ di cui l’Umbria è capofila».

La smentita In serata, però, arriva il “contrordine compagni“ ed è contenuto in una nota di palazzo Donini: «Al fine di non creare inutili allarmismi si evidenzia che i dati forniti oggi nel corso della relazione sulla clausola valutativa del Testo unico sul turismo in Seconda Commissione consiliare sono dati non attuali in quanto riferiti all’andamento dei flussi turistici in Umbria nei primi mesi dopo il sisma». Secondo la giunta regionale «i risultati conclusivi e relativi all’anno in corso non dovrebbero discostarsi da quelli positivi registrati nel 2016 prima del terremoto, che ha costituito l’anno boom per il turismo umbro. Una tendenza evidenziata anche da Bankitalia e dai dati rilevati dall’Osservatorio regionale sul turismo secondo i quali, già a partire dalla scorsa primavera, si è assistito ad una costante ripresa del turismo in Umbria: a settembre di quest’anno si è infatti registrato un + 6.1% negli arrivi ed un + 3.4% delle presenze nella nostra regione, un trend che certifica l’ andamento positivo». Lo champagne è pronto.

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