Uil Fpl Terni: scatta il commissariamento. «La regionalizzazione non c’entra nulla»

Il segretario organizzativo Ronzoni: «Difformità rispetto alle regole statutarie. Nessuna guerra intestina»

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La Uil regionale ha deciso il commissariamento della Uil Fpl di Terni: ad annunciarlo, venerdì a Perugia durante il consiglio regionale del sindacato, è stato il segretario organizzativo Emanuele Ronzoni. Secondo il quale «non esiste alcuno scontro interno alla Uil».

La gestione straordinaria della Fpl nazionale

Ronzoni ha ricostruito i vari passaggi di una vicenda che parte dal livello nazionale del sindacato: «Come abbiamo già chiarito, in merito alla presunta guerra intestina nella nostra organizzazione, l’azione di gestione straordinaria della Fpl nazionale è stata deliberata all’unanimità dall’esecutivo della confederazione lo scorso 30 novembre dopo che è emersa l’esistenza di tessere consegnate a molti iscritti false e difformi da quelle confederali, che sono le uniche che possono attestare l’iscrizione alla Uil, così come scandito nello statuto che in questi casi prevede l’adozione dei provvedimenti di commissariamento ed espulsione. La Uil è un’organizzazione democratica che fa dello Statuto e del regolamento l’asse portante della propria azione. Se manca il rispetto delle regole – ha aggiunto -, bisogna intervenire. Questo è successo nella gestione straordinaria della Fpl nazionale. Stiamo cercando di mettere in sicurezza e in ordine una grande categoria, abbiamo registrato delle inevitabili difficoltà sul fronte organizzativo e gestionale sulle quali stiamo intervenendo e, come abbiamo già comunicato, affideremo a una società esterna un audit specifico per capire le cause delle problematiche emerse e della presunta gestione non conforme al nostro statuto».

«Fpl di Terni commissariata»

«Nella stessa direzione – ha detto Ronzoni – siamo andati ad affrontare la situazione di una struttura territoriale come quella di Terni, perché anche lì abbiamo riscontrato una difformità rispetto alle regole statutarie e regolamentari che ci siamo dati come organizzazione sindacale. Giovedì abbiamo quindi deciso il commissariamento e la gestione straordinaria della Fpl di Terni. La nostra priorità è salvaguardare l’immagine dell’organizzazione, la sua attività politica, la sua gestione. Se ci sono azioni organizzative, amministrative o politiche che possono ledere l’immagine della Uil, noi dobbiamo intervenire ed è quello che abbiamo fatto su Terni. Se qualcuno pensa di utilizzare il tema della regionalizzazione come causa del commissariamento, è fuori strada».

La regionalizzazione

«La regionalizzazione è una questione politico-organizzativa che mira allo snellimento burocratico e alla razionalizzazione delle risorse – ha spiegato il segretario organizzativo della Uil Umbria – non a penalizzare o ridurre la rappresentanza territoriale. Comprendo la preoccupazione degli iscritti e delle iscritte della Fpl della provincia di Terni e delle altre strutture provinciali in tutta Italia, ma non è nell’interesse della Uil né tanto meno nelle nostre intenzioni abbandonare i territori. Al contrario, garantiamo che il processo di regionalizzazione si realizzerà a livello politico e gestionale, ma che il presidio territoriale resterà e lavorerà ancora più capillarmente per portare avanti il proprio percorso. La regionalizzazione è un percorso che la Uil ha iniziato sin dal 2012, una scelta votata e condivisa unanimemente che porterà uno snellimento burocratico, pensiamo soltanto all’eliminazione di tante strutture che appesantiscono la macchina organizzativa e rallentano i processi. Il nuovo assetto organizzativo regionalizzato permetterà una razionalizzazione delle risorse, che debbono essere utilizzate per fare più attività per gli iscritti e non soltanto per pagare i dirigenti». La riorganizzazione della Uil, secondo Ronzoni, «è tesa a rendere il sindacato più efficace e dinamico nello svolgere le sue attività e perseguire i suoi obiettivi di difesa dei diritti e tutela delle persone. Un’organizzazione più snella e leggera drena meno energie internamente e permette di liberarle in favore degli iscritti e delle persone che sono al centro del nostro impegno».

 

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