Il Cts: Astrazeneca solo a chi ha più di 60 anni

Dopo lo stop anche in Umbria alle seconde dosi per gli under 60, il Cts ha dato l’indicazione. Si utilizzeranno Pfizer e Moderna

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Seconda dose del vaccino Astrazeneca sospesa, in Umbria, a chi ha meno di 60 anni. Venerdì mattina le due Usl regionali e quindi i distretti e gli hub vaccinali del territorio hanno recepito la chiara indicazione giunta dalla Regione. Ciò in attesa delle determinazioni del Comitato tecnico scientifico in ordine al vaccino Astrazeneca ed al suo utilizzo, anche dopo il decesso per trombosi di una 18enne ligure, avvenuto giovedì. Diverse le persone presentatesi ai poli vaccinali regionali che sono state invitate a tornare a casa, altri sono stati contattati direttamente per evitare il ‘viaggio a vuoto’. Sempre giovedì la Regione aveva stigmatizzato i cosiddetti ‘pendolari della vaccinazione’ che si sono prenotati fuori dall’Umbria per ricevere, in alcuni casi, dosi di Astrazeneca non in linea – per sesso ed età – con le linee guida stabilite a livello nazionale. Linee guida che – su un piano più generale e quindi internazionale – non escludono una vaccinazione ‘mista’, ovvero con due vaccini diversi fra prima e seconda dose: prospettiva, questa, che in caso del definitivo stop ad AZ per determinate fasce di età, appare possibile.

La nota della Regione

Di seguito la nota ufficiale della Regione Umbria: «In attesa del pronunciamento del Comitato tecnico scientifico in merito alla somministrazione del vaccino Astrazeneca agli under 60 e sul possibile cambio di farmaco per la seconda dose, il commissario per l’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo, ha disposto, precauzionalmente per la giornata odierna (venerdì,ndr), la sospensione delle somministrazioni di seconde dosi di vaccino Astrazeneca a tutti i soggetti di età inferiore a 60 anni. A seguito della decisione formale del Cts verranno rese note le indicazioni su come concludere il ciclo vaccinale dei cittadini sotto i 60 anni già vaccinati con prima dose Astrazeneca».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

La decisione

Nel pomeriggio di venerdì, il ministro della salute Roberto Speranza ha reso note le indicazioni del Cts in merito all’utilizzo del prodotto AZ. Secondo quanto anticipato dall’Ansa, la seconda dose – per gli under 60 che hanno già ricevuto Astrazeneca – sarà effettuata con vaccini Pfizer e Moderna. Il vaccino AZ sarà invece somministrato solo a chi ha più di 60 anni di età. Decisione che impone, ora, di riprogrammare parte della campagna vaccinale, anche in Umbria.

Parla Locatelli

«Il Cts – ha spiegato il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli -, in un rapporto di dialogo stretto con la commissione tecnico-scientifico dell’Aifa, il ministero della Salute e la struttura commissariale, ha ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni sul vaccino AstraZeneca, essendo mutato lo scenario epidemiologico. Il rapporto benefici/rischi evidentemente cambia, non solo in funzione dell’età, ma anche dello scenario stesso. Dopo una valutazione straordinariamente accurata e scrupolosa, il Cts ha quindi raccomandato per le prime dosi di riservare il vaccino AstraZeneca per coloro che hanno età uguale o sopra i 60 anni, mentre per gli altri saranno utilizzati vaccini a Rna». Per quanto riguarda la seconda dose dei soggetti che hanno già ricevuto il vaccino AstraZeneca, Locatelli ha sottolineato che «tutti i dati disponibili sui fenomeni trombotici sono straordinariamente rari», ma per il principio massimo cautela si è deciso di raccomandare di impiegare una seconda dose dello stesso vaccino per soggetti oltre i 60 anni, mentre gli altri – «pur in assenza di segnali di allerta preoccupanti» ha ripetuto il professore – di raccomandare una vaccinazione eterologa, cioè con diversa tipologia di vaccino. Il ministro Speranza ha aggiunto che le raccomandazioni su AstraZeneca «saranno tradotte dal governo in modo perentorio». Dunque tutte le Regioni dovranno adeguarsi.

«Gli umbri che vanno a vaccinarsi fuori regione, corrono rischi inutili»

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