Umbria: «Combattere l’economia sommersa»

Allarme Confartigianato: «A fronte di 20 mila imprese, oltre 14 mila sono particolarmente esposte alla concorrenza sleale»

Condividi questo articolo su

Michele Medori, direttore Confartigianato Imprese TerniMichele Medori
direttore della Confartigianato Imprese Terni

Confartigianato Imprese Terni, lancia un grido di allarme sul fenomeno dell’abusivismo e del sommerso. Una grave minaccia per le Imprese regolari, ed in particolare per quelle operanti nell’Artigianato e nella Micro e Piccola Impresa considerato che, negli ultimi anni, cita una recente ricerca del Centro Studi della Confartigianato Nazionale, in Italia il fenomeno ha registrato un aumento dello 0,3%.

Solo nella nostra Regione, infatti, i dati illustrano che a fronte di 20 mila imprese presenti sul territorio Umbro, oltre 14 mila sono particolarmente esposte alla concorrenza sleale. Si tratta di un quadro inquietante e dalle sfumature pesantemente negative per le Imprese che operano nella legalità più completa.

Vogliamo e dobbiamo tutelare gli Imprenditori regolari, quelli che sono quotidianamente impegnati a contrastare l’illegalità che li colpisce due volte, nei profitti e da contribuenti onesti. L’abusivismo ed i comportamenti “torbidi” nelle attività di impresa, oltre che danneggiare gravemente un’economia, di per sé già segnata dalla congiuntura negativa degli ultimi anni, reca danno a tutte le imprese ed i cittadini onesti, che pagano le tasse e rispettano le leggi.

Infatti, oltre che con tributi e burocrazia gli imprenditori devono confrontarsi anche con la concorrenza sleale che sottrae clienti e importanti fette di mercato. Sono numerosi i fattori che mettono in difficoltà le Imprese e nello specifico quelle piccole; ed è riduttivo ed irresponsabile imputare le colpe soltanto a pochi fattori esterni.

La forte pressione a cui devono resistere oggi le Imprese, infatti, non è dovuta unicamente al peso fiscale, alla burocrazia, alle difficoltà di accesso al credito ed agli ormai conclamati problemi legati alla crisi economica, ma anche a fattori come l’abusivismo (che con la crisi non ha fatto altro che aumentare), a cui l’Associazione da anni dedica ampio spazio attraverso iniziative, campagne informative per arginare il fenomeno ed anche segnalazioni agli Organi di vigilanza deputati ai controlli di Legge.

In un periodo storico in cui le Imprese sono chiamate a resistere, a crescere e ad innovarsi, è nostro dovere cercare di garantire alle stesse la possibilità di competere con lealtà sul mercato. E’ necessario, però, che le forze per permettere tutto questo vengano impiegate da tutti gli “attori sociali” direttamente coinvolti nel futuro del nostro Territorio. L’abusivismo ed il sommerso sono fenomeni che proliferano in tutti i settori, nessuno escluso; dal settore benessere, all’edilizia, all’impiantistica, all’autoriparazione, ai trasporti, ecc.. Dai nostri Rappresentanti di Categoria dei settori sopra elencati riceviamo periodicamente segnalazioni o testimonianze che evidenziano forte preoccupazione nei confronti di attività che vengono svolte con presunta irregolarità.

Esempi lampanti ce li palesano il settore benessere (estetisti, parrucchieri, ecc.); la sopra citata ricerca del Centro Studi della Confartigianato Nazionale evidenzia come in Italia, per ogni impresa regolare ci siano ben 2 aziende “fantasma”, con grave impatto anche sulla salute dei cittadini. Ed ancora, un esempio piuttosto attuale, cui stiamo dando particolare risalto interpellando chi preposto ai controlli, è riferito al settore dell’edilizia, circa l’utilizzo irregolare di “voucher” da parte di committenti privati per l’esecuzione di lavori edili interni alle proprie abitazioni.

A fronte di sollecitazioni e preoccupazioni raccolte dalla categoria, Confartigianato Imprese Terni ha proprio in questi giorni sollecitato la propria Confederazione Nazionale al fine di attivarsi presso il Ministero del Lavoro per contrastare il fenomeno che, oltre all’evasione fiscale e contributiva, porta con sé anche problematiche legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Non ultime le segnalazioni pervenute di recente in Confartigianato Imprese Terni da parte di alcuni Imprenditori del Settore Trasporti Persone e Merci. L’Associazione ha immediatamente accolto e reso note segnalazioni di presunte irregolarità agli Organi preposti (Prefettura di Terni, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Dtl Umbria, Inail, Inps e Camera di Commercio di Terni) tramite una lettera-denuncia, chiedendo l’immediato avvio dei controlli di Legge.

La legalità è un “virus” che va diffuso e Confartigianato Imprese Terni intende, sempre più, sostenere le Imprese che lavorano con senso di responsabilità, e sarebbe auspicabile che il lavoro di sensibilizzazione e di denuncia nei confronti di chi opera in dubbia trasparenza venisse profuso anche verso la pubblica opinione, nella cultura di ogni cittadino e degli studenti. Non permetteremo che sia la parte sommersa dell’economia a crescere e a morire quella regolare, per questo auspichiamo che vengano concentrare le verifiche ed intensificati controlli e sanzioni.

Ci rendiamo conto che si tratta di una battaglia difficile, ma proprio per questo riteniamo che occorra unire le “forze” insieme agli Organi di vigilanza e fare tutto quanto possibile per risanare un mercato minacciato dalle irregolarità. Tenere alta la guardia ed essere vigili in materia di abusivismo si può ed è dovere civico di ognuno. Incrementare tale impegno può arginare il problema e permettere così alle imprese di competere in un mercato più trasparente e regolare. In questo momento particolarmente difficile per la nostra economia, dove le imprese fanno salti mortali per riuscire a far quadrare i propri bilanci, è inaccettabile tollerare simili fenomeni e continueremo, pertanto, a vigilare e combattere questa battaglia.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli